Eccomiiiiiii tornata alla riscossa, dopo una pausa “panificatoria”, oltre al fatto di eesser stata proprio poco a casa e avere orari impossibili per preapare pane, FACEVA CALDO per accendere il forno!!! Mica è da sottovalutare!!!
Comunque tornata dalla puglia con 6kg di farina di grano duro del mulino (Uggiano la Chiesa-Lecce) , purtroppo con macinazione non a pietra, vabè…ieri ho preparato una pagnottina da 700g, sempre partendo dalla ricetta del pane bianco al farro di *sandra*ore 10, solita autolisi di 45 minuti con 300g di acqua,
480g di farine (metà manitoba 0 e metà grano duro del mulino)dopo il riposo ho impastato con l’aggiunta di 70g di pm rinfrescata da poco,
10g di sale, circa 20/30gr di acqua freddinaho fatto due giri di pieghe e messo a lievitare in un contenitore ermetico di plastica, dopo un paio d’ore l’ho ripreso e ripiegato, ancora dopo qualche ora, fino ad arrivare alle 17 quando ho pirlato e messo in cestino (visto che era grandicello l’ho ristretto mettendo un canovaccio all’interno restringendo il diametro 😉
in quel momento (ultima lievitazione) ho preso una pallina di impasto grande come una noce e l’ho messa in un bicchiere di acqua, che l’ha accolta facendola andare sul fondo. Nel momento in cui la pallina sale a galla vuol dire che l’impasto è pronto per essere infornato, perchè segna il punto di maturazione (praticamente la pallina nel bicchiere sale a galla perchè ha finito l’anidride carbonica e quindi l’impasto non cresce più).
Quindi ho acceso il forno al massimo e ho infornato su una teglia con carta forno e un pentolino con 2 dita di acqua fredda sulla base, ho abbassato a 230° e poi a 200 e 180 per un totale di un’oretta!
appena sfornato suonava che era una meraviglia, un profumo che non vi dico e l’ho tagliato oggi a pranzo 😉che poi a dirla tutta, c’è stata pausa da pane, ma ho rifatto la pizza di bonci, i pangoccioli di Tami, ma con in più 100g di ricotta di pecora e dei nodini! 😉