La creme brulee: ricetta di Leonardo di Carlo


E’ proprio vero che la maggior parte delle ricette più buone e semplici, sono quelle con pochi ingredienti, e che richiedono delle attenzioni in più in fase di preparazione: la Creme brulee è una di quelle.

Infatti per preparare la creme brulè la lista della spesa è davvero corta: assicurati di avere panna, tuorli e zucchero, visto? Promessa mantenuta. Ovviamente gli aromi che sceglierai daranno quel tocco in più alla tua ricetta della creme brulee.

In un libro di pasticceria professionale, dove andreste a cercare la crem brule? Beh, fa parte della categoria delle “creme cotte in forno” o meglio delle “creme coagulate in forno“. La loro caratteristica è la cremosità e la compattezza.

come anche la crema catalana.

Per ottenere questo risultato hanno bisogno di una cottura delicata, necessaria quella a vapore o a bagnomaria, per evitare che si separi la parte proteica, cosa che succederebbe con una cottura ad una temperatura troppo alta, ottenendo così una crema sabbiosa, separata o peggio ancora una crema che sa di uovo: tutt’altro che cremosa. Quindi mai superare 85°C al cuore!

creme brulè

Come fare la creme brulee ricetta

(tratta da TiE)

  • 500g Panna fresca 35% grassi
  • ¼ Scorza di limone
  • 1g Vaniglia
  • 120g (6-7) Tuorli
  • 105g Zucchero
  • 0.5g sale fino

Procedimento ricetta crème brulè

  1. Portare a bollore la panna con la vaniglia e la scorza di limone e lasciare in infusione per 5 minuti, coperta.
  2. A parte sbattere i tuorli con lo zucchero e il sale, e mescolarli alla panna calda.
  3. Versare la crema liquida negli stampini da circa 80g.
  4. Coprire la superficie per non creare la pellicina in fase di cottura.
  5. Riporre le cocottine in una teglia più grande e versare dell’acqua nella teglia più grande, fino a 3/4 delle cocottine.

Per cuocere la creme brulè a bagnomaria in forno statico: 160-170°C x circa 1h (misurare il cuore)

Per cuocere la creme brulè a bagnomaria in forno ventilato: 140°C x circa 1h (misurare il cuore)

Far freddare in fretta (in abbattitore se possibile) e conservare in frigo 2g, altrimenti congelare.

Prima di servirla cospargere uno strato leggero di zucchero di canna e fiammeggiare con il cannello.

 

E se ti piace tanto la panna o ne hai da utilizzare, è da provare anche un altro dolce al cucchiaio: la panna cotta setosa, o questa alla liquirizia.

Laura

 

 

 

Tartellette di frolla con ribes e pinoli


Un altro dei classici della piccola pasticceria, ma sì, ma in fondo ma chi ci vuole imbrogliare? Un qualche americano che ci vuole convincere che le creme al burro e le basi pesantissime per le torte siano migliori della nostra tradizione? Secondo me è importante proprio cogliere dall’altro ciò che potrebbe rendere ancor più ricca la nostra storia e la letteratura della pasticceria italiana, se così si può definire. 

Se vi ricordate ve le ho mostrate nel post dello “Sweet table per un dolce dopocena per festeggiare!”

https://lallina87.wordpress.com

Per la frolla metodo classico (x circa 35 gusci diam 4cm)

90g burro
30g zucchero
1 tuorlo (20g)
150g farina 00
aroma limone
un pizzico di sale

Con la frusta a foglia amalgamare il burro appena ammorbidito con lo zucchero a formare una crema, unire gli aromi, il sale, il tuorlo e la farina. Mescolare molto velocemente, si formeranno prima delle palline di pasta e piano piano si amalgamerà bene. Terminare impastando un momentino a mano, con un leggerissimo spolvero di farina sul piano, formare una lastra di 2 cm e lasciar riposare in frigorifero almeno 1 oretta prima di stenderla.

Accendere il forno a 180°C. L’impasto è piuttosto grasso, quindi potrebbe anche non servire imburrare gli stampini. Coppare dei cerchietti poco più grandi del diametro del vostro stampino e farli aderire all’interno. Bucherellate con una forchetta e infornate finchè non si dorano leggermente, una decina di minuti.

Per la crema pasticcera corposa (e senza glutine)
(qui un’altra versione)

210g latte intero
40g panna fresca
40g zucchero semolato vanigliato
25g amido di mais
pizzico di sale
mezza bacca vaniglia e 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
3
 tuorli (oppure 1 uovo e 1 tuorlo)

Scaldare il latte e la panna e portarli a bollore con metà dello zucchero. In una bowl mescolare immediatamente i tuorli con il restante zucchero (altrimenti lo zucchero brucerà l’uovo), gli a romi e il pizzico di sale;  unire anche la farina e mescolare con una frustina a mano. Versare poi metà del latte nella bowl con i tuorli e riportare tutto sul fuoco e poi continuando a mescolare con una frusta e poi una spatola finchè non si addensa. Ci vorrà pochissimo perchè l’amido di mais non contiene le proteine della farina che richiederebbe tempi più lunghi per cuocere la farina stessa e non aver la sensazione di crudo in bocca).
Versare la crema su una teglia con pellicola sopra e sotto la crema, a contatto mi raccomando così non si creerà la spiacevole pellicina che creerebbe grumi una volta fredda. (io la metto a contatto con il ghiaccio e poi in frigo, ad avere l’abbattitore a casa!!!)

per la Decorazione:

gusci preparati sopra
crema pasticcera corposa
burro di cacao o cioccolato bianco fuso
ribes
pinoli

Prima di usare la crema sbatterla appena con una frusta per slegarla e ammorbidirla un po’ 😉 Spennellate la superficie dell guscio che andrà a contatto con la crema con il burro di cacao fuso, fate rassodare (servirà per isolare la frolla dall’umidità della crema), riempite un sac à poche con un beccuccio liscio o a stella chiusa e decorate le tartellette mettendo alla fine 3 ribes o qualche pinolo.

tartellette frutta (1)

tartellette frutta (1)

tartellette frutta (2)