Mini muffin ai frutti di bosco con crema di yogurt (gluten free)


Mamma mia che titolo lungo, lo so e me ne rendo conto, ma sono tutti dettagli importanti secondo me, quindi vada anche per il  titolo lungo ogni tanto!

Questi mini muffin li ho portati a casa della mia querida e sapendo ci sarebbe stata Ludovica, celiaca, oltre ad altri dolci, ho preferito fare qualcosa di piccino, leggero e che accontentasse tutti! E poi era davvero tanto tempo, TROPPO, che non usavo la teglia per i mini muffin, mi sembra un ottimo motivo, no?

E poi, sono davvero morbidissimi!

Ci sono riuscita?


Per 50 mini muffin
, ho perso il conto!

montare con una frusta a filo ( o frullino elettrico):
2 uova con
80g di zucchero

aggiungere:
1 pizzico di sale
125g yogurt bianco (io un danacol)
70g olio di semi (io di mais)

unire poco a poco (setacciata) dal basso verso l’alto:
150g farina di riso
50g fecola di patate

e…
50g di mandorle ridotte a farina
1 bustina lievito per dolci

infine, pianino:
150g frutti di bosco (congelati),

dividere l’impasto nei pirottini (base 3cm) fino alla metà; non avendo 5 teglie (??) ho impilato 2-3 pirottini per dar maggior struttura e infornato su una teglia normale.

Far cuocere per ca 18-20 minuti (dipende dal forno) a 180° statico (o ventilato se usate più livelli del forno).

Fate freddare perfettamente su una gratella prima di coprirli con la crema. Si mantengono diversi giorni in un sacchetto o nel porta torte, acquistano bontà…certo, se vi durano! 😀

Per la crema di yogurt: (grazie per lo spunto a Bper Biscotto)

montare insieme:
80g philadelphia fredda
125g yogurt ai mirtilli freddo
3 cucchiaini di miele alle more (che chicca!)
70g zucchero a velo (zav)
2 cucchiai di panna vegetale

montare insieme e riporre in frigo. Risulterà una crema più morbida di un frosting o di una crema al burro, ma si potrà usare cmq la sap per decorare, o un cucchiaino 😉

Con questa ricetta partecipo al contest di Miei dolci da sogno:

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e a quello di Morena

e al Cupcake Contest del forum Pizzapastamandolino

Crema di yogurt e gelè di melone in coppa


Un’esplosione di freschezza in bocca: questa è la sensazione che ho avuto nel momento in cui gustavo la crema…anche in fase di preparazione, bisogna sacrificarsi, e assicurarsi di non avvelenare nessuno, no? 😀

Ho preso spunto dalla rivista “Cucinare bene” ma poi l’ho modificata a mio gusto ed è piaciuta molto, anche in versione fingerfood in bicchierini!

250g di yogurt bianco
250g di panna fresca
200g di polpa di melone
4g gelatina in fogli
30g zucchero
1 bacca di anice stellato

Per prima cosa frullare il melone e portarlo ad ebollizione in un pentolino con lo zucchero, far ammorbidire la gelatina in acqua fredda e farla sciogliere poi nel melone caldo e far freddare il tutto.

Montare la panna e unirla allo yogurt. Una volta freddo il gelè di melone, riempire la base di coppette/bicchieri/bicchierini e aggiungere anche la crema di yogurt e panna e riporre in frigo.

Io ho inoltre aggiunto una cascata di frutta fresca 😀

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con questa ricetta partecipo al contest di

Lo Sfratto di Pitigliano


Non è riferito all’esser cacciati di casa questo titolo, o meglio, sì, ma non me e neanche voi, ma è, come dirò dopo, riferito agli ebrei di Pitigliano!

E’ un dolce tipico della tradizione pitiglianese, un tempo si preparava nel periodo natalizio, ma adesso si può trovare in tutti i forni del paese, sia nel ghetto che non! E’ diventato anche un prodotto del presidio slow food!!

Questo dolce l’ ho fatto per la prima volta poche settimane fa con l’aiuto di mia nonna proprio di Pitigliano, questo adorabile paesino, uno dei borghi toscani più belli d’Italia, immerso nel tufo e come diceva mio nonno “il paese più bello del mondo! . Ci siamo divertite e stancate un sacco, ma non le vedevo un sorriso simile da tantissimo tempo e ciò ha ripagato di tutta la fatica!

Ecco l’origine del nome:“Il nome dello Sfratto trae origine dalla storia della locale comunità ebraica di Pitigliano che ricorda l’usanza di picchiare alla porta degli ebrei con un bastone, usanza che va fatta risalire al secolo XVII quando il granduca di Toscana Cosimo II de’ Medici fece emanare un editto con il quale intimava agli ebrei delle zone di Pitigliano, Sovana e Sorano, di lasciare le loro case per trasferirsi nel ghetto di Pitigliano.
Un secolo dopo, gli ebrei di Pitigliano crearono questo dolce per ricordare l’evento dei messi che battendo alle porte degli ebrei intimarono loro di lasciarle. Infatti lo sfratto, ha la forma allungata, simile ad un bastone”

Dopo tutta questa bell’introduzione, vi posto anche la ricettina divisa in due parti (ripieno e pasta) che poi assembliamo, per preparare 6 dolci:

IL RIPIENO:

500gr di miele
600 gr noci sgusciate (=2kg ca intere)
Scorza di metà mandarino
Scorza di metà mandarino
2 dita di scorza di arancia
Noce moscata, cannella qb
(2-3 manciate di pan grattato)

Prima di tutto sgusciate le noci e riducetele in pezzetti più piccoli, ma cmq grossolanamente e unite le spezie e le scorze degli agrumi tritate (foto 1-2) Nel frattempo mettete a bollire il miele per circa 20 minuti (foto 3) o cmq fino a che alzandolo con un cucchiaio non formerà un filo (foto 4). A quel punto aggiungere le noci (foto 5). Mescolare bene il tutto e far bollire ancora per 8-10 minuti (foto6) (se risulterà troppo lento aggiungere del pan grattato).
A questo punto arriva il momento clou: facendo molta attenzione a non bruciarsi on il miele bollente, aiutarsi con un cucchiaio e formare 6 mucchietti(foto 7) e poggiarli su carta forno (mia nonna mi raccomanda di usare la tavola di legno), far freddare un po’ e con le mani bagnate di olio formare dei serpentelli (foto 8) lunghi circa 25 cm con diametro 3-4cm.

LA PASTA:

500gr farina 00
2 Uova intere*
3 cucchiai di zucchero
50 gr burro fuso
Semi di anice
1 bicchierino di liquore misto tra mistrà e whisky o brandy
100 ml latte
1 pizzico sale

*se si fa la dose doppia bastano 3 uova

Mischiare tutti gli ingredienti partendo da una fontana di farina e poi tutti gli altri fino a formare una palla che lascerete riposare per una mezz’ora-ora (fuori dal frigo) (foto 9)
Dividere la frolla in tre parti uguali, e stenderla alta ca 0,5mm (foto 10)
e arrotolarci i serpentelli di noci cercando di smussarli per renderli più cilindrici possibili, e far fare un giro e mezzo o 2 di pasta(foto 11). Continuare fino a formare 6 sfratti(foto 12), spennellare di latte o chiara d’uovo e infornare a 180°C per 15 minuti circa e a 200°C x altri 5minuti, ed eccoli pronti (foto 13)! lasciar freddare e gustarli dopo averli tagliati a tocchetti (non a fettine) (foto 14) accompagnati da un buon limoncello

Ed eccomi con la mia nonnina!

(si vedono praticamente solo le mani di nonna, ma l’abbiamo fatto insieme, giuro!A bocca aperta)

”Con questa ricetta partecipo al contest di Una Fetta Di Paradiso “Il Dolce Della Tua Nonna, Oggi Come Ieri”

sono arrivata al 2° posto!!!

Con questa ricetta partecipo anche al contest