Prosciutto e melone? Sì, ma in Risotto!


eh sì…in risotto!!!!

Appena ho visto la ricetta a dir la verità ero un po’ scettica…ma sapendo dell’esistenza di risotti alla mela, fragola, pere e zucca…ho voluto provare il classico dei classici all’italiana, in versione al risotto! Avendo in più un melone che non save di molto per mangiarlo crudo, ho voluto fare questo doppio esperimento 😀

risotto al melone (10)

Prendendo spunto dalla ricetta di Daniele Persegani, ecco le mie dosi:

 x 2 persone:

un po’ dimeno di metà melone giallo “cantalupo/retato”
150g riso
mezzo bicchiere di vino bianco
mezzo litro (anche un po ‘di più) di brodo vegetale
70g di prosciutto crudo (lui coniglia di Carpegna)
20g di burro
1/4 di cipolla bianca
25g di parmigiano grattato
15g olio evo
prezzemolo

 in una padella scaldate l’olio e fatevi appassire la cipolla tagliata sottile; e unire il riso; fate tostare un pochino e aggiungete il vino e fate sfumare; piano piano aggiugnete il brodo per cuocere il riso. risotto al melone (3)

a metà cottura circa aggiungete il melone sbucciato, senza i semi, e tagliato a dadini, continuando ad aggiungere brodo;

risotto al melone (4)

risotto al melone (5)

intanto tagliate il prosciutto a listarelle e mettetelo in forno a 150°C fino a rendnderlo croccante (io nella piastra :D)

completate la cottura del riso, spegnete il fuoco e mantecate con il burro e il parmigiano

risotto al melone (6)

aggiungete metà del porsciutto- il resto sul piatto, ed impiattate spolverando del prezzemolo tritato.

risotto al melone (7)

gustosissimo, particolare e secondo me adattissimo per una cena dove si voglia “far colpo” 🙂 soprattutto se servito nella metà del melone 😉

Torta frollosa di frutta “con il buco” per sorema :)



Della serie, non tutte le ciambelle riescono con il buco?!
Allora noi usiamo la frolla!!!!

Giovedi sera abbiamo festeggiato il compleanno della mia sorellona e ovviamente mi sono proposta di farle la torta, ma su sua richiesta una che fosse leggera, o cmq fresca e non il mattone cioccolatoso 🙂 ma non volevo fare la classica torta di frutta, per lo meno non composta nella maniera classica , e così ho visto un semifreddo di Luca Montersino e da lì ho preso spunto per il dolce 😉

la torta di diametro 18,5 cm è bastata x 10 persone e si componeva di:

due strati di frolla,(io ho usato 1 dose di quella di Cecilietta) uno tondo pieno e uno da cui se ne ricava un’altro più piccolo creando così….. “il buco” :-p, ma prima di infornarlo 😉

1 dose di crema milleusi senza uova di Pulcino a cui ho aggiunto la scorza del limone e poi ho tritato lasciando tutto l’aroma, a questa crema ancora calda ho aggiunto 12g di gelatina ammorbidita e strizzata, a mio avviso decisamente troppi, quindi da ridurre forse ad 8g, ma devo fare altre prove, fatto sta che così sembrava oltre un budino!!!

1 dose di biscuit/base rotoli di soli albumi di Cioccolatosa , nel mio caso senza cacao, su suggerimento di Morena 🙂

350g ca di frutti di bosco misti
2 albicocche

quindi nell’ordine all’interno del cerchio apribile, lasciato in forma in frigo una notte e un giorno:
frolla, crema con frutti di bosco, biscuit, crema e frolla “con il buco”

composta

e la torta finita con i frutti di bosco lavati ed asciugati e messe all’interno del buco contornato da spicchi di albicocca per dare colore, e julienne di scorza di limone 😉

e la fetta golosa!

AUGURI RAFFY!!!!

Torta fragolosa per il compleanno della mia Tesora!


Auguri Tesorooooooooooo!!

 Ora hai capito perché tutte quelle domande sulla torta da parte mia, di rick e di max? Accendi il cervellettoooooooooo, la prossima volta te lo dirò : “Sere, ti voglio fare la torta per il tuo compleanno, non comprarla”, ma sarebbe una sorpresa allo stesso modo? La risposta è ovvia: NO!!!!!!!!!!! 😀

Ma sono contenta che ti sia piaciuta e che abbia apprezzato, e anche gli altri, siamo stati davvero coraggiosi dopo la mangiata a pranzo….shhhhh…… 😀
Anche perchè mi sono divertita davvero un sacco a prepararla, avendo la testa libera finalmente: con i miei attrezzini e il mio camice, mancava solo il cappello da chef e c’era tutto 😀

Ma facciamola vedere anche agli altri va e ringrazio da subito il mio Amor che mi ha aiutato a decorarla, ero entrata nel pallone! Non volevo farla pari pari a quella di patty,a cui ho fatto delle modifiche, ma la sua è stata davvero di ispirazione: tutta fragolosa, per un’amante di fragole come Serena (in genere la prima persona che conosco a mangiarne le primizie :))  non potevo farne una diversa quest’anno! In più mi sono fissata che mi piace da morire mordere la fetta e sentire consistenze diverse, quindi anche in questa come i nquella per nonna, ho fatto una base croccante con il biscotto

la Torta Fragolosa:

LE BASI:

Base croccante:

200g biscotti secchi
80g burro fuso

tritate i biscotti nel frullatore/mixer e unire il burro fuso formando un composto omogeneo che andrete a disporre sul fondo della torta dim 22cm e metterete in frigo

 Biondina al cocco: la coccolona, diam 22cm

 

3 uova
120g  zucchero
150g  farina 00
15g  fecola/maizena
30g cocco disidratato
100ml latte tiepido
50ml olio di semi
1/2 bustina di lievito (anche 1 intera)

Montare le uova con lo zucchero per 8-10 minuti, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungere l’olio e il latte tiepido
con un cucchiaio di legno o una spatola unite poco alla volta, aspettando che sia stata assorbita la quantità immessa precedentemente di farina unita a lievito, fecola, mescolando dal basso verso l’alto, aggiungere infine il cocco, versare nella teglia da 22cm e cuocere a 170°C x 30 minuti. Lasciar freddare capovolta su una gratella, tagliare a metà e bagnare con il succo delle fragole e rum (leggere sotto)


FARCITURA:

 Fragole

400g fragole  
4 cucchiai di zucchero
rum

lasciate macerare le fragole già lavate e tagliate a pezzetticon lo zucchero e il rum per almeno 30 minuti
scolare le fragole e lasciare da parte il succo

 Camy cream:

500g mascarpone
170g latte condensato
250g panna montata

montare il mascarpone con il latte condensato fino ad ottenere una crema bella densa, con una spatola aggiungere la panna montata e mescolare dal basso verso l’alto

BAGNA:

succo delle fragole e rum

DECORAZIONE:

fragole
100g cioccolato (anche meno)
10 savoiardi tagliati a metà
granella di nocciole/mandorle

COMPOSIZIONE:

Andiamo ora comporre la torta (io ho usato l’anello da pasticceria), quindi strato di base biscotto (ripreso dal frigo), circa la metà di camycream, fragole scolate dal loro succo, pan di spagna bagnato con un pennello con il succo di fragole e rum, altra camy cream, fragole, pds bagnato, e altra camy cream, ma tenetevene un paio di cuccioai da parte x rifinire dopo tolta dall’anello. Mettere in frigo una notte.

E ora la parte finale: aprire l’anello aiutandosi anche con un coltello x staccare bene i lati dall’acciaio, rifinire con una spatola e la restante crema. A questo punto ho appoggiato la granella di nocciole sui lati, ma solo la parte superiore altrimenti perdevo l’effetto collante della crema su cui attaccare anche i savoiardi, e in superficine ho aggiunto le fragole che avevo già “pucciato” nel cioccolato fondente , temperato alla bene meglio (mi si èrotto il termometro!!!!! 😦 )e fatte asciugare bene, e altre fragole nude tagliate 😉

peso finale: kg 2,450
altezza: 13cm

A voi la torta finita! (ci ho messo quasi più a scriver eil post che a farla!!)

la fetta (non è bella dritta, ma al ristorante hanno accasciato la fetta sul piatto :s):

 Finale della favola? ci siamo mangiati due torte (meno poca avanzata), oltre al supepranzo dei castelli romani 😀

 AUGURI TESò TI VOGLIO un mondo di BENE, anzi mica uno… millemila milioni, tutti nostri! Smuà!

Lo Sfratto di Pitigliano


Non è riferito all’esser cacciati di casa questo titolo, o meglio, sì, ma non me e neanche voi, ma è, come dirò dopo, riferito agli ebrei di Pitigliano!

E’ un dolce tipico della tradizione pitiglianese, un tempo si preparava nel periodo natalizio, ma adesso si può trovare in tutti i forni del paese, sia nel ghetto che non! E’ diventato anche un prodotto del presidio slow food!!

Questo dolce l’ ho fatto per la prima volta poche settimane fa con l’aiuto di mia nonna proprio di Pitigliano, questo adorabile paesino, uno dei borghi toscani più belli d’Italia, immerso nel tufo e come diceva mio nonno “il paese più bello del mondo! . Ci siamo divertite e stancate un sacco, ma non le vedevo un sorriso simile da tantissimo tempo e ciò ha ripagato di tutta la fatica!

Ecco l’origine del nome:“Il nome dello Sfratto trae origine dalla storia della locale comunità ebraica di Pitigliano che ricorda l’usanza di picchiare alla porta degli ebrei con un bastone, usanza che va fatta risalire al secolo XVII quando il granduca di Toscana Cosimo II de’ Medici fece emanare un editto con il quale intimava agli ebrei delle zone di Pitigliano, Sovana e Sorano, di lasciare le loro case per trasferirsi nel ghetto di Pitigliano.
Un secolo dopo, gli ebrei di Pitigliano crearono questo dolce per ricordare l’evento dei messi che battendo alle porte degli ebrei intimarono loro di lasciarle. Infatti lo sfratto, ha la forma allungata, simile ad un bastone”

Dopo tutta questa bell’introduzione, vi posto anche la ricettina divisa in due parti (ripieno e pasta) che poi assembliamo, per preparare 6 dolci:

IL RIPIENO:

500gr di miele
600 gr noci sgusciate (=2kg ca intere)
Scorza di metà mandarino
Scorza di metà mandarino
2 dita di scorza di arancia
Noce moscata, cannella qb
(2-3 manciate di pan grattato)

Prima di tutto sgusciate le noci e riducetele in pezzetti più piccoli, ma cmq grossolanamente e unite le spezie e le scorze degli agrumi tritate (foto 1-2) Nel frattempo mettete a bollire il miele per circa 20 minuti (foto 3) o cmq fino a che alzandolo con un cucchiaio non formerà un filo (foto 4). A quel punto aggiungere le noci (foto 5). Mescolare bene il tutto e far bollire ancora per 8-10 minuti (foto6) (se risulterà troppo lento aggiungere del pan grattato).
A questo punto arriva il momento clou: facendo molta attenzione a non bruciarsi on il miele bollente, aiutarsi con un cucchiaio e formare 6 mucchietti(foto 7) e poggiarli su carta forno (mia nonna mi raccomanda di usare la tavola di legno), far freddare un po’ e con le mani bagnate di olio formare dei serpentelli (foto 8) lunghi circa 25 cm con diametro 3-4cm.

LA PASTA:

500gr farina 00
2 Uova intere*
3 cucchiai di zucchero
50 gr burro fuso
Semi di anice
1 bicchierino di liquore misto tra mistrà e whisky o brandy
100 ml latte
1 pizzico sale

*se si fa la dose doppia bastano 3 uova

Mischiare tutti gli ingredienti partendo da una fontana di farina e poi tutti gli altri fino a formare una palla che lascerete riposare per una mezz’ora-ora (fuori dal frigo) (foto 9)
Dividere la frolla in tre parti uguali, e stenderla alta ca 0,5mm (foto 10)
e arrotolarci i serpentelli di noci cercando di smussarli per renderli più cilindrici possibili, e far fare un giro e mezzo o 2 di pasta(foto 11). Continuare fino a formare 6 sfratti(foto 12), spennellare di latte o chiara d’uovo e infornare a 180°C per 15 minuti circa e a 200°C x altri 5minuti, ed eccoli pronti (foto 13)! lasciar freddare e gustarli dopo averli tagliati a tocchetti (non a fettine) (foto 14) accompagnati da un buon limoncello

Ed eccomi con la mia nonnina!

(si vedono praticamente solo le mani di nonna, ma l’abbiamo fatto insieme, giuro!A bocca aperta)

”Con questa ricetta partecipo al contest di Una Fetta Di Paradiso “Il Dolce Della Tua Nonna, Oggi Come Ieri”

sono arrivata al 2° posto!!!

Con questa ricetta partecipo anche al contest