Rustico di pasta matta alla ricotta e…zucchine!


Che bell’iniziativa ha avuto la nostra Zav un paio di settimane fa: rustici a meno di 4€!!! Che fossero tramezzi, cena completa, antipasto o per un buffet non ho potuto esimermi da questa sfida e eccomi quindi a rivelare l‘ultima foto del post precedente!

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Si tratta di una pasta matta, quindi con base senza uova o burro, ma solo acqua e farina, come insegna il buon Artusi, ma qui c’è anche la ricotta che rende il tutto oltre che più gustoso anche più morbido e dolce.
Ho preso spunto da una ricetta vista su Alice, della Lunardini che proponeva anche questo intreccio che a me ricorda la torta pasqualina, ma pare che da zona a zona sia diversa…

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Per la pasta matta alla ricotta:
250g farina 00 – io ho usato un po’ di farina di segale anche per questo è più rustica
250g ricotta
100g acqua
pizzico di sale

3 zucchine
poco olio
uno spicchietto d’aglio,
rosmarino
100g scamorza dolce, ma a chi piice anche affumicata
poco pan grattato

ho impastato rapidamente gli ingredienti della pasta matta e l’ho fatta riposare in frigo una mezz’ora, risulta piuttosto morbida. Nel frattempo ho soffritto l’aglio in poco olio, sale e rosmarino e ho messo a rosolare le zucchine tagliate a fettine con la mandolina il tempo che si insaporissero un po’ e ho lasciato freddare.

foto gen feb 2013

Ho steso la pasta sottilissima, quasi trasparente  in un rettangolo (la prima volta per quanto credessi, l’avevo fatta troppo spessa), in modo tale che in forno si mantenga morbida e si cuocia uniformemente. Ho prima spostato la sfoglia sulla carta forno per facilitarmi lo spostamento in teglia dopo, poi ho praticato dei tagli longitudinali larghi un dito in modo tale che le tre parti avessero le stesse dimensioni, poi ho spolverato con poco pan grattato la parte centrale su cui ho poggiato le zucchine e infine i dadini di scamorza appena infarinati. Sia la farina che il pan grattato servono ad assorbire un pochino di più i liquidi e il vapore rilasciati in cottura. Ho chiuso la treccia prima agli estremi e poi alternando le striscette e facendole sovrapporle appena, ho spennellato con albume (o anche latte o tuorlo o tuorlo e latte) e cosparso con semi di papavero.

rustico pasta matta ricotta lunardini

Quindi ho cotto a forno caldo a 180° per 45 minuti. Lasciate freddare un pochino altrimenti vi ustionate e non sentite neanche i sapori (a prova di Rari!!!). L’ideale è mangiarlo appena scaldato 😉

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Dimenticavo, ho speso 3,95€, ma giusto perchè non è proprio la stagione delle zucchine e hanno fatto alzare il prezzo, ma quest’estate…a tutte zucchine!!!DSC_3936

Partecipo al contest di Pasticci & Pasticcini “Me lo porto in ufficio”

Panna cotta zetosa :)


Ormai è LEI, la panna cotta da gustare in bicchierini che preferisco, quella della mitica Angelica-Zeta di sola panna! Zetosa proprio x Zeta,l’autrice ma anche perché è “setosa”,vellutata! Con questa ricetta è iniziato a piacermi veramente questo dolce al cucchiaio ed è un problema, visto che sono diventata molto critica verso le altre! 😀

Rimane vellutata, elegante e dolce al punto giusto seconde me e di chi l’ha assaggiata! Io non credo serva aggiungere altro, se non che si ottiene un risultato molto più delicato che usando questa ricetta, per il resto, fatela e sarete voi a dirmi che ne pensate!

pannacotta zeta (6)

per circa 24 bicchierini da 100ml:

1l di panna fresca (crema di latte del banco frigo)
100g di zucchero semolato vanigliato
1 cucchiaino di miele
vaniglia/vanillina
8g di gelatina (4 fogli colla di pesce della pane angeli)

Mettete a mollo la gelatina in acqua fredda.

Fate arrivare quasi* a bollore la panna con la bacca di vaniglia (o solo la parte esterna, o usare lo zucchero vanigliato) e lo zucchero, fino a suo completo scioglimento e spegnere il fuoco.

Aggiungere il miele, (la vanillina se non avete usato altro).

Strizzare la gelatina e aggiungere anche quella alla panna.

Riempire i bicchierini e far freddare in frigo fino a completo rassodamento (ca 4-6h).

Si conservano perfettamente anche in freezer, io ne tengo sempre qualcuno pronto per l’evenienza e rimane inalterata, basta portarla in frigo poche ore prima e sarà perfetta 😉

*quasi  a bollore perchè altrimenti evapora troppo e si ritira diminuendo le quantità!

Ideale anche per un buffet di dolci o per un dolce a fine buffet 😀

pannacotta zeta (4)

 

con gelè alle fragole, e accanto tiramisù

 

pannacotta

Insalata di pollo finger food! (anche per riciclo pollo)


L’altra sera ero a casa da sola, dopo una giornata di studio intenso e sfrenatissimo e la testa “in palla” prepararmi la cena proprio non mi andava, ma tanto meno volevo mangiarmi quel triste pezzo di pollo-tra l’altro il petto- stoppaccioso come era diventato del giorno prima. Così spesso si presentava un pollo arrosto tirato fuori dal frigo: gelato e apparentemente insipido! Tra l’altro del pollo intero non ho mai apprezzato il petto, quella era la parte “dei nonni e di papà”; io, mamma e mia sorella ci litigavano le cosce e sovracosce, sempre più umide e saporite del resto 🙂

insalata di pollo finger food (2) Così di scaldarmi quel pezzo di pollo neanche mi andava e aprendo il frigo ho visto i pomodorini secchi (ops devo ancora postare la ricetta da agosto!!!) e delle melanzane grigliate! Allora ho iniziato a sminuzzare il pollo, le melanzane e i pomodoretti , filino-ino-ino di olio, pochissimo sale(i miei pomodoretti sono belli saporiti) e qualche fogliolina di basilico!

Niente male come insalata di pollo, no? Ma senza maionese e creme varie!

insalata di pollo finger food (1)

però non avevo proprio voglia di mangiare una “poltiglia sminuzzata”, avevo bisogno di qualche gratificazione dopo la giornata trascorsa sui libri!insalata di pollo finger food (3)Anche l’occhio vuole la sua parte, anche quando si mangia da soli!!!
Così ho formato le palline e uno stecco per poterle prenderle semplicemente con le mani o meglio…con le dita!insalata di pollo finger food (5)Mi sembra un modo più carino per ricettare e quindi presentare del petto di pollo avanzato, no? Ovviamente si può fare con il pollo lesso o grigliato! Da sfruttare come aperitivo o anche come antipasto oltre che come tramezzo! Scontato che lo vedo perfetto per un buffet finger food, of course 😉

insalata di pollo finger food (6)

Spero vi piaccia quest’idea, alla prossima e….da domani mi libero di un gran peso e posso tornare nella mia stanza preferita e godermi la mia passione! Tra l’altro vi devo far vedere i premi vinti con i due contest a cui sono arrivata seconda 🙂 Ma questo è un altro post….

Torta con crema alla cannella per la cenetta con le mie meninas!


Nessun compleanno stavolta, solo un’ispirazione e voglia di tempestare le mie dolcissime cavie (o cavie di dolci?) con una nuova crema: quella alla cannella! Appena l’ho vista ho pensato alle mie meninas, tutte amanti di questa radice che si può trovare in stecche o in polvere, per profumare ricette dolci e salate, non che elemento portante anche dei mitici pastéis de nata!

Gusti preferiti? Cannella, cioccolato e panna, tombola! Accoppiata, anzi tris, perfetto tanto in testa e confermato anche in bocca…e in pancia 😀 Forse avrei dovuto mettere più cacao in superficie! Ma direi che è venuta fin troppo bene visto che la preparai insieme alla torta con la scarpa!

Madeira cake
impasto dell ‘impasto dei muffin di starbuck’s
crema bianca alla cannella (ricetta sotto)
frosting al cioccolato
frosting bianco

per la crema alla cannella:

40g amido di mais (maizena)
400 ml latte
100g zucchero
50 g latte condensato (o 30g in più di zucchero)
1/2 cucchiaino di cannella

scaldare 400g di latte
mescolare l’amido setacciato, lo zucchero con il latte restante, freddo (questo per non creare grumi)
a latte scaldato QUASI a bollore, unire la cremina con l’amido (se si vuole si può setacciare di nuovo) e mescolare.
Quando torna a bollore far cuocere ca 10 minuti per farla addensare, facendo attenzione e ricordandosi che nel FREDDARSI continua ad addensarsi; quindi spegnere il fuoco aggiungere il latte condensato e la cannella. Far freddare velocemente mescolando con una frusta e mettendo la ciotolina dove è stata messa la crema o la pentolina della cottura (meglio però cambiare contenitore, meglio se di vetro) e coprire con la pellicola a contatto (altrmenti viene la pellicina che creerà grumi).

La tecnica delle rose si fa con la bocchetta per sac à poche a stella con denti profondi, tipo la 2D della Wilton, creando un cerchio partendo dal suo centro.

Per fortuna che ne è avanzata abbastanza per poter fare ognuna la colazione il mattino dopo….sempre che sia arrivata a destinazione!

Buonissima davvero!

Ho riaggiornato questo post per partecipare al contest
di Nidalea e il giardino dei limoni

 

Cheesecake mignon, una piccola delizia!


Ovviamente la delizia è per il palato, non c’entra niente la Delizia con la “d” maiuscola della pasticceria partenopea! Qui la delizia è questa versione mignon del cheesecake con cottura, è una ricetta che mi piace tantissimo, è sempre la solita di Aitina, quella che ho preparato anche per Mary e per Noemi.

Secondo me sono bocconi proprio giusti per un tè, o per un buffet di dolci, solitamente il cheesecake non è proprio leggero, “diciamocelo”, e questo può essere un valido compromesso

In tantissime torte ho usato la base del cheesecake su cui poggiare il primo strato di crema, ma stavolta la crema è proprio quella che le appartiene di più!

Quindi per la ricetta vi rimando qui 😉 questa volta ho usato stampini in silicone (nella foto a dx si vedono quelli di 4cm di diametro) e la  teglia classica da muffin, (quella in primo piano, con la base da 5cm), ho pressato la base di biscotti e burro e poi ho aggiunto la crema (al centro la foto del mignon prima di cuocerlo, e ai lati con la crema cotta)e ho lasciato fino a doratura, ci saranno voluti circa 20 minuti, molto meno rispetto ad una teglia più grande! Ricordate cmq che la crema deve rimanere morbidina perchè tenderà a rassodarsi una volta fredda!

per la copertura ho usato 100g cioccolato fondente, 25 burro e 25 latte tutto fuso insieme a bagnomaria, ho fatto raffreddare un pochino e l’ho colato sulle mini tortine

e per le decorazioni ho usato cioccolato fondente temperato, che ho messo in un conetto e con cui mi sono divertita a creare piccoli disegni astratti

Li ho portati a cena dai Minnetti e hanno gradito parecchio!

con questa ricetta partecipo al contest di La cuoca dentro “Dolcissimi assaggi”

Il mio nuovo contest

E anche al contest di Melizie in Cucina “Dolci da asporto”

e di DolcIblei

Sformatini di zucca


Rapidissimi e semplicissimi questi sformatini, sono anche molto versatili non solo nel gusto potendo farli con diverse verdure, ma si può anche giocare con le varie forme, sono come la pannacotta, dove la metti sta, più o meno 🙂 grazie Anna!

x 7 stampini piccoli da muffin oppure 4-5 di quelli usa e getta di alluminio 😉

200-250 gr di zucca
150 gr philadelphia (meglio la ricotta, l’avevo finita con questi)
1 uovo
50 gr di parmigiano grattugiato
sale, pepe
un filino d’olio evo
2 puntine d’aglio (ma la prossima volta proverò con dello scalogno o del porro)

stampini in silicone

Cuocere la zucca a forno caldo statico a 180° per 30 minuti e frullarla insieme a tutti gli ingredienti tranne il parmigiano,che aggiungerete a mano, riempire gli stampini e cuocerr a 180° per 30 minuti. Aspettato 5 minuti prima di sformarli 😉

Finito!!! Lo dicevo che era veloce!

Decorati con prezzemolo e fiori di basilico

N.B. se usate quelli di alluminio imburrate e spolverate con pan grattato
N.Bb 🙂 Si possono congelare da cotti e poi scaldare a bagno maria 😉

Con semi di papavero e fili di peperoncino

Mi sembra un’idea carina anche per un buffet fingerfood, oltre che per contorno 😉 che ne pensate?

Partecipo al contest di Limone e Stracciatella

Il mio primo contest,,, in collaborazione con Perle ai Porchy

e al Contest di Anto-nella -cucina,
a cui preparerei questo antipastino per il pranzo del suo compleanno 🙂

e di I sapori del cuore