Legos Cake: torta Lego a forma di numero 1


Ogni anto ritorno, mica mi dimentico del mio blogghino! Tanti impegni mi portano a dedicare meno tempo a queste pagine ma ci tengo ed eccomi qui  con una torta per un bimbo pronto a festeggiare il suo primo compleanno! Che giornata importante e quando le torte hanno dediche così speciali sono ancora più emozionata e onorata di prepararle!

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Grandi aspettative come dicevo per questa torta speciale, mi sono divertita moltissimo e aspettavo con ansia le fasi della preparazione! Tra le varie proposte alla fine la mamma e il papà di Roberto Paulo hanno scelto il tema Lego e così li ho accontentati! Sono rimasti entusiasti e la mamma era, a parole sue, quasi più emozionata della torta del suo matrimonio!

Torta per pubblico misto, adulti e bambini quindi ho usato la molly cake, con la crema al latte alla vaniglia e al cacao e gianduia, ganache al cioccolato bianco sotto la copertura di mmf e pdz.

ho ritagliato il numero 1 dal rettangolo, la parte laterale rimasta dal taglio è diventata la parte inferiore del numero

torta Lego numero 1

Qualche dettaglio dei mattoncini da vicino. Ho steso la pdz spessa, ho ritagliato dei rettangoli e infine ho ricavato dei cerchietti che ho incollato con colla edibile.

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e direttamente dalla festa…

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anche la famiglia intenta a spegnere le candeline! 🙂

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grazie!

La crema pasticciera #2 “la corposa” (con panna, senza glutine)


Eh sì, la dieta, e stiamo attenti, e ci sono state le feste, +è meglio controllarsi…ma c’è poco da dire la pasticceria è ricca di cose buone e si è capito che in genere lì dove c’è l’elemento grassetto diventa tutto più saporito e di una consistenza più vellutata in bocca, bisogna arrendersi! E quindi è bene trovare anche ricettei alternative soprattutto per chi soffre di intolleranze, però se sono fissazioni restano tali e secondo me è un provarsi di qualcosa di molto buono!

Tutto questo preambolo per dirvi un’altra ricetta di crema pasticciera, con la panna al 35% di grassi, che la rende quasi scioglievole in bocca! Per la versione senza panna, ma solo latte cliccate qui : La crema pasticcera #1 (in 5 minuti, senza glutine).

Per la crema pasticciera #2 “la corposa” (con panna, senza glutine) 

420g latte intero
80g panna fresca
80g zucchero semolato vanigliato
50g amido di mais
3 tuorli (oppure 1 uovo e 1 tuorlo)
pizzico di sale
mezza bacca vaniglia e 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Scaldare il latte e la panna e portarli a bollore con metà dello zucchero. In una bowl mescolare immediatamente i tuorli con il restante zucchero (altrimenti lo zucchero brucerà l’uovo), glia romi e il pizzico di sale;  unire anche l’amido e mescolare con una frustina a mano. Versare poi metà del latte nella bowl con i tuorli e riportare tutto sul fuoco,continuare a mescolare con una frusta e poi una spatola finchè non si addensa. Ci vorrà pochissimo perchè l’amido di mais non contiene le proteine della farina che richiederebbe tempi più lunghi per cuocere la farina stessa e non aver la sensazione di crudo in bocca).
Versare la crema su una teglia con pellicola sopra e sotto la crema, a contatto mi raccomando così non si creerà la spiacevole pellicina che creerebbe grumi una volta fredda. (io la metto prima a contatto con il ghiaccio e poi in frigo, eh ad avere l’abbattitore a casa!!!)

Versione con uovo intero e tuorlo

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(cliccate sulla foto per il post dedicato

Versione solo tuorli, in questo caso a pasta gialla, risulterà più scura e gialla anche la crema 😉

©Un'altra fetta di torta

Millefoglie con crema chantilly e visciole


Ma quanto è buono!? Quanto è buono? Invece di Millefoglie lo chiamerei MilleVOGLIE!

E’ un dolce da adulti secondo me, fino a qualche anno fa non lo amavo molto, era “serioso” e poi ogni volta che si affondava la forchetta si apriva dappertutto! Ma non sono più una bimbetta e ora lo faccio da me, con la pasta sfoglia “vera” e allora tutto diventa più divertente e movimentato!

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Questo dolce risale a Giugno, lo so, sono un po’ in ritardo e infatti già vi avevo fatto vedere questa foto qui, ma nel frattempo sono venute fuori un sacco di altre preparazioni che me ne stavo dimenticando!

Dolce classico, con un piccolo tocco moderno: la forma, più squadrata, mandorle a filetti sul bordo, e una decorazione morbida sulla superficie, la adoro insieme al movimento dato dai petali di pesca!

Vi ricordo che la millefoglie è una torta espressa, non si può preparare con molto anticipo altrimenti la croccantezza della sfoglia si perde.

500g pasta sfoglia
burro di cacao
crema chantilly (base con 400g latte + 300g panna montata)
visciole macerate “cotte al sole ”
pistacchi, pesche, mandorle a filetti per decorare

Ho steso la sfoglia a misura di teglia, circa 15 minuti per lato, dopo averla zuccherata e bucherellata, fatta freddare e tagliata a misura con un coltello a seghetta.

©Un'altra fetta di torta

L’ho spennellata con burro di cacao fuso e l’ho farcita con la crema e le visciole, rifinito i bordi con le briciole di sfoglia e mandorle a filetti.

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che vi pare? alla festeggiata è piaciuta molto e anche agli ospiti!

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Qui se volete vedere il millefoglie con la chantilly di mascarpone e vaniglia

Torta Calçada de Ipanema per Martina


Brasil… meu Brasil brasileiro…

o meglio

Brasil seu Brasil brasileiro…

Eh sì perchè in Brasile io ancora non ci sono stata, ma Martina ha avuto per più di una volta questa fortuna e che dire del suo amore per questa terra sconfinata e in particolare per Rio de Janeiro, della sua pavimentazione, la calçada appunto, e Ipanema che dà sullo sfondo passeggiando tra quegli splendidi azulejos bianchi e neri.

immagine presa dal web

immagine presa dal web

Beh la sua torta voleva proprio rappresentati quegli elementi e per me, laureata in portoghese come lei, non poteva che essere un piacere rivivere certi racconti! Pensa che ti ripensa volevo dare anche alla torta l’idea del mosaico, ma volevo giocare con la sac à poche più che con la pasta di zucchero (infatti c’è solo la fascia laterale e la placca centrale) e così ecco la mia versione in torta 🙂 beh sì, ci sono versione in versi, in prosa e in torta 🙂

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D’altronde con il tema Brasile non è la prima, vi ricordate questa con le farfalle e la coccarda? e la valigia pronta per partire per il Brasile?

Tortando a quella di Martina tra le sue richiesea: che fosse alta e con tanti strati, che dite 4 di crema saranno stati sufficienti? E che appunto riportasse la sua amata Rio de Janeiro come ho scritto su.

Ho usato:

la pasta matta
crema chantilly alla vaniglia e gocce di cioccolato
frosting all’italiana bianco  e al cioccolato

Calçada MArtina Ipanema torta-001

e poi  mi sono segnata indicativamente le “onde” delle mattonelle, ho aggiunto colorante nero al frosting al cioccolato e con la sap senza bocchetta addirittura ho decorato la mia lavagna!

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se me lo concede metto anche una foto con la festeggiata 🙂 eccola super elegante!

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Puppy Dog Cake: un cagnolino per Noemi


Se fossi gatto? Miao.
Se fossi cane? Bau.
Se fossi tardi? Ciao.

E’ così che diceva  Quelo, il personaggio interpretato da Corrado Guzzanti, ve lo ricordate?

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Beh Noemi è una ragazzina dolcissima, ah, la stessa Noemi del tronchetto di Natale :), è amante dei cani, conosce tutte le razze, talento che le invidio, con me non c’è proprio verso! Così quando mi ha chiesto una torta panna e crema al cioccolato con un cane, magari un Golden Retriever lì per lì ho fatto un’espressione a punto interrogativo.

Quando le ho detto che stavo pensando proprio alla torta a forma di cane e che l’avrei posizionato sdraiato, a come rendere il pelo ecc lei è rimasta assolutamente sbalordita, non avrebbe mai pensato che potessi realizzare un cane intero, proprio la torta con questa forma, lei sperava anche soltanto un cagnolino sopra alla torta.

e invece a sua detta gli “mancava solo la parola”, mi ha telefonato appena ha soffiato le sue dodici candeline stupefatta e felicissima del suo cagnolone! Potete immaginare anche la mia gioia al suo

“Laura, ma è bellissimo sembra vero!!!!” ❤

Pasta matta
Crema pasticciera al cioccolato, la classica con 400g di latte, con aggiunti 50g di cioccolato fondente al 50% a cottura ultimata, ancora calda
latte alla vaniglia per la bagna
Panna montata zuccherata
Ganache al cioccolato bianco di Santin
cioccolato fondente fuso per i dettagli
colorante avorio
pdz

ho cotto la base in più teglie, per il corpo ho usato la sfera e una teglietta (usa e getta 4pax)

cane noemi

Dopo aver tagliato le basi in 3 strati le ho farcite con crema al cioccolato sullo strato di sotto e panna montata sopra. Ho ritagliato gli estremi del rettangolo per formare dei triangoli che ho poi sfruttato per le orecchie e 2 zampe, per le altre 2 zampe e la coda ho usato l’altra base già cotta.

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Ho poi  aggiunto le zampe e la coda e infine ho ricoperto con la ganache, spalmandola con una spatolina appena bagnata per permette alla crema di ataccarsi per bene altrimenti non si riesce ad attaccare alla base ma si riporta via con la spatola stessa.

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e con altra ganache ho creato il pelo dando un po’ di luce, ombre e profondità con il colorante avorio

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e con la pdz ho fatto il collare e l’etichettina

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il musetto

Laura ©Un'altra fetta di torta

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scusate le tante foto, ma non è stato un lavoretto di 10 minuti e via 😀

Il tronchetto di Natale 2.0 o forse dell’anno nuovo?


Buon Anno a tuttiiiiiiiiiiii!!!! Vi sono mancata? Beh ho avuto parecchio da fare effettivamente in questo ultimo mese: la degustazione con il mio Raro (qui), tanta soddisfazione ma il lato organizzativo non è stato trascurabile, il corso sulla ghiaccia reale, qualche torta di compleanno, lavoro in pasticceria e poi 47 panettoni preparati, di cui 35 prenotati e ordinati!

con i panettoni

Con gli ultimi 12 🙂

Insomma anche Natale è passato, ma non mi sono esentata dal preparare un tronchetto, visto che con Noemi stavamo proprio ripassando la gastronomia in civiltà francese e non ci si può proprio dimenticare del Buche de Noel! La versione 1.0 è qui, con decisamente molte differenze 🙂

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Sapete qual è l’origine di questo dolce? La leggenda racconta che si conservava un tronco appositamente per la notte di Natale, un tronco considerato magico, che avrebbe tenuto lontano le malattie, avrbbe benedetto gli abitanti di quella casa e altri benefici. Poteva essere acceso dal padre di famiglia ma anche dalla madre o dalla figlia/figlio più grande. Con l’avvento dei riscaldamenti prima a carbone e elettrici poi si sono tolti molti camini dalle abitazioni e così per mantenere la tradizione il tronco di Natale è stato trasformato in un dolce.

Quella sopra è la mia realizzazione, vediamo come ho fatto e cosa ho utilizzato per prepararlo in davvero pochissimo tempo, è sì è molto rapido!

Ho usato la pasta biscotto o biscuit (lo stesso della charlotte e del rotolo) e la ganache al gianduja di Santin con un po’ di yogurt

4 albumi
75g zucchero
4 tuorli
85g farina 00
15g fecola di patate
1 pizzico di sale

Mentre il forno si scalda a 200°, preparare una teglia 30*40 rivestendola con carta forno e poi montare a neve gli albumi con lo zucchero, unire a filo le uova appena sbattute. Unire in 3 volte le polveri setacciate e il sale. Stendere il composto cremoso sulla carta forno lisciando con una spatola (deve risultare alto ca 1 cm). Ho infornato a 200°C per 8 circa minuti, fino a che non si è dorato. Dopo di che ho scaravoltato la teglia su un panno pulito umido e ho arrotolato subito il bisquit su un su se stesso.

Se si ha la farcitura già pronta si può farcire dopo qualche istante che è uscito dal forno e arrotolare con la crema, altrimenti si può srotolare successivamente.

Per la ganache montata al gianduja (Maurizio Santin)

115g crema di latte (panna fresca del banco frigo non zuccherata )
25g glucosio o miele
225 g cioccolato gianduja
225g crema di latte

far bollire i 115g di panna con il glucosio, tritare il cioccolato e metterlo nel barattolo del minipimer o altra brocca, versare la panna calda sul cioccolato e lasciare che si sciolga per circa 3 minuti, quindi frullare con il frullatore ad immersione e versare a filo la panna fredda rimasta. Lasciar riposare in frigo in un contenitore ermetico almeno una notte prima di usarla, ma si conserva tranquillamente 5-6gg.

Io stavolta l’ho usata dopo solo un’oretta, si era già rappresa per benino, quindi ho prelevato la metà della crema ottenuta , ho aggiunto un cucchiaio di yogurt alla vaniglia e ho montato per la farcitura, mentre per la copertura ho scelto di non montarla stavolta, avevo paura si strappasse (per sineresi se una crema grassa viene montata troppo a lungo si separa dalla pare magra formando sgradevoli grumi e grassezza in bocca).

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Ho tagliato in obliquo la parte finale del rotolo, l’ho appoggiata all’altra e ho ricoperto con la crema rimasta con una spatolina a gomito. Con una forchetta ho creato le venature del legno (si indurisce a contatto con l’aria) e ho decorato con qualche stella di zucchero 

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Ancora tanti auguri per un meraviglioso 2014!