Cake di albumi al cioccolato con vaniglia e yogurt all’ albicocca.


Cosa fate quando avete voglia di qualcosa di nuovo per la colazione e in dispensa non c’è niente?

cake al cioccolato yogurt albicocca (20)Beh io apro il frigo, vedo cosa c’è, mi assicuro di avere zucchero e farina…uh, riguardo il frigo e mi accorgo di avere 3 albumi da consumare (quelli della mousse al limone della Torta con i pinguini), uno yogurt all’albicocca comprato in teoria per preparare il plumcake, ma prevede l’uso di uova intere e io mi volevo sbarazzare degli albumi che non avevo ancora congelato.

Quindi sfoglio un po’ di pagine di internet e ta da…incontro la mitica Marble, ma faccio un po’ di testa mia 😀

cake al cioccolato yogurt albicocca (8)

Ingredienti:

3 albumi (100g)
180 gr cioccolato fondente
160 gr farina 00
120 gr zucchero vanigliato
120 ml acqua tiepida
1 yogurt all’albicocca da 125ml
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 bustina di lievito
cannella in polvere

Ho tritato il cioccolato, unito a questo le chiare e la vaniglia ed ho fatto amalgamare (senza montare); poi ho aggiunto l’acqua ed ho fatto amalgamare anche questa; ho miscelato farina,zucchero e lievito, setacciati e uniti alla crema. Ho poi riempito  uno stampo piccolo (20x10cm) da plumcake per 3/4 dell’altezza .

Ho cotto a metà altezza per 40-50 minuti a 180-170°C, risulterà ancora umido ma non fatelo cuocere oltre!! Fatelo freddare un pochino nello stampo e poi…gustatelo! Ma se volete prima mettete l’ultimo tocco…una spolverata di cannella e zucchero al velo!

cake al cioccolato yogurt albicocca (6)

L’umidità una delle caratteristiche del dolce, è data anche dallo yogurt ma anche dal cioccolato che si scioglie in cottura, rimanendo morbido, profumato…un profumo che ricorda persino la Sacher, cioccolato e albicocca insieme!

cake al cioccolato yogurt albicocca (11)

Beh con un tè’ è perfetto da gustare a pieno, il mio era quello nero alla vaniglia

cake al cioccolato yogurt albicocca (13)

Con questa ricetta partecipo al contest
{ Keep Calm And Drink Tea } di Valy Cake and…

{ Keep Calm And Drink Tea }
e al contest di In Cucina con gusto
Partecipate al mio 1° CONTEST Dolci Pensieri
e al Giveaway di La ricetta che vale

Il mio 1° Giveaway

Cuciniamo insieme una ricetta internazionale…Cous cous con verdure!


Quanto mi piace cucinare insieme agli altri se poi ad organizzare il we culinario sono le Balconcine, diventa senz’altro COOLinario 😀

Così ho colto l’iniziativa di Paola e Francesca e nonostante non fossi molto ispirata questi giorni a provare ricette internazionali, LORstrane (non perchè siano strane, ma contrario a NOstrane – nostre :D, oggi mi sa che sono complicata 😀 ), ero a pranzo da sola, avevo visto da poco il Cous cous primaverile di Francesco e ho preso spunto da lui, soprattutto per le dosi di cous cous e acqua da usare visto che non l’avevo mai fatto prima.

Non sentite già odore di primavera?

cous cous verdure (3)

per 4 persone:

1/2 cipolla rossa
3 zucchine
2 carote
sedano
peperoncino, zenzero e paprika dolce qb
olio e sale qb
basilico (io non l’avevo)

200g cous cous precotto
300ml acqua
2 cucchiaini di dado vegetale granulare
3
 cucchiai di olio evo

Ho soffritto mezza cipolla tagliata sottile, ho fatto sbianchire un po’ con olio e un goccino di acqua. Nel frattempo ho tagliato a tocchetti le verdure, ma le ho aggiunte in base ai tempi di cottura quindi prima le carote, poi le zucchine e il sedano, ho salato, insaporito con peperoncino, paprika dolce e zenzero in polvere e per evitare di farle e troppo fritte aggiungevo ogni tanto un cucchiaio di brodo vegetale preparato per il cous cous.

cous cous con verdure

Quindi per il bordo ho messo a bollire i 300ml di acqua con il dado granulare, in un’altra padella ho messo 3 cucchiai d’olio e a fuoco basso ho aggiunto il cous cous, ho lasciato andare per 3 minuti perchè si insaporisse e tostasse, e a quel punto ho aggiunto i 300ml di brodo vegetale e ho subito coperto spegnendo il fuoco, per 3 minuti. Dopo di che ho sgranato i granelli con una forchetta, è stato davvero semplice!

cous cous verdure (8)

Infine ho mescolato le versure e il cous cous in una pirofila! Ho notato che in realtà nel nord Africa tengono separate le verdure dal cous cous nel piatto, a me personalmente piace più condito insieme 😉 e a voi?

cous cous verdure (7)

Ps. Lo vedrei bene anche in bicchierini per un buffet, perchè no?

Partecipo al contest di beatitudini culinarie

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Il mio limoncello 1:1


Limoni…limoni…limoni freschi….biologici…non trattati…un profumo inebriante non appena si sfiorano, gli si levano le zeste o si spreme…lo state immaginando?

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Vedendoli magari vi sarà più semplice farlo! Certo, quelli di Sorrento e dintorni sono più grandi, più profumati e anche più dolci se non erro, ma anche quelli di Terracina erano buonissimi! E presto posterò altre ricette con cui ho smaltito tutto il succo di quei 18 limoni!!! 😀 Hihi ma questa è un’altra storia 🙂

Questa ricetta viene da un collega di mio padre, un giorno tanto tempo fa, quando in casa non si sarebbe mai immaginato di poter fare il liquore :)))) papà assaggiò il limoncello preparato con queste dosi e chiese al suo collega di farsi dare le indicazioni per riproporlo! Diciamo che oltre ai limoni servivo io a farlo…. 😀

limoncello (2)

L’ho chiamato “Limoncello 1:1” perchè c’è la stessa quantità di alcool, zucchero e acqua dello sciroppo! Ma vediamo nel dettaglio di che si tratta!

12 limoni medi  non trattati (o 6 se quelli di Sorrento) – 120g ca di zeste
1 litro di alcool puro al 95° (Buongusto o simili)

e dopo almeno 15 giorni
1kg zucchero (al più riducibile fino a 800g se si vuole meno dolce)
1 litro di acqua

Lavare accuratamente i limoni anche con una spazzolina, asciugarli e  con l’aiuto di un pelapatate ricavare le zeste, quindi solo la parte gialla senza la bianca e metterle in un recipiente di vetro insieme all’alcool. Rivestire poi con la carta d’alluminio, è bene che non prenda luce per mantenersi limpido e brillante.

limocello

Far passare da 20 giorni fino ad 1 mese e mezzo ^^ e acquista, in questo modo acquista molto sapore, colore e densità! Quindi preparare lo sciroppo facendo bollire l’acqua e lo zucchero finchè questo non si sarà sciolto e FAR FREDDARE. Anche questo è un passaggio importante per mantenere il liquore lucido e non opaco, dal colore brillante, ma naturale ovviamente!

limoncello aprile 2 aiuole

Quindi levare le zeste filtrando l ‘alcool, che sarà bello giallo, e unire lo sciroppo; rivestire di nuovo con l’alluminio e fate passare almeno una settimana prima di assaggiarlo, l’ideale è berlo freddo 😉

limoncello (2)

Le zeste tolte dall’alcool: non le ho buttate, al contrario le ho lasciate all’aria per farle asciugare, semmai anche una passatina al forno per seccarle al 100% e poi le ho tritate: le uso per aromatizzare la crema per esempio 😉

I limoni nudi li ho conservati in frigorifero dentro un contenitore a chiusura ermetica, la parte bianca si secca un po’, ma dentro rimangono succosissimi!

E’ passata almeno una settimana, ne volete un bicchierino?

limoncello (3)

Con il mio limoncello 1:1 partecipo al contest di Fiordirosmarino,
per la categoria Giallo 🙂

Partecipa al mio nuovo contest scade il 14 Aprile 2013

Il pane “meneghino” con pm e cottura a freddo


Oggi c’è una grande soddisfazione da festeggiare, una grande gratificazione che non viene dal mondo della cucina, ma dall’altro mio lato più “professionale”! Sono pronta a festeggiare l’aver passato l’esame che tanto mi premeva superare a dicembre, dopo 3 mesi ho saputo i risultati….POSITIVI! Sono un’insegnante di Italiano per stranieri certificata dall’Università per gli stranieri di Siena! Papà si è anche commosso 😀 (Smuà)

pane meneghino (3)

E che centra il pane meneghino con questo mio risultato raggiunto? Beh sto esplodendo di felicità come è esploso questo prodotto! In forno è cresciuto tantissimo, in una maniera spropositata e poi l’interno, è venuto morbidissimo e anche ovattato, si è mantenuto un sacco di giorni mantenendo intatto il sapore e anche la morbidezza si è persa appena!

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Ancora una spiegazione, il nome, beh con Milano ha poco a che fare, ma con la  meneghina di Terry un po ‘di più: ho voluto ricreare le tre gobbe come lei fece con l’impasto del panettone di Di Carlo!

Ingredienti per un pane meneghino da ca 800g (è evaporato tantissimo in forno, pesava 970g da crudo 😉 )

poolish
50g pm,
50g acqua
50g farina manitoba 0

impasto
150g di poolish (sopra)
300g farina 00 per pizze
200g semola rimacinata gd
300g acqua
7-10g di sale
1 cucchiaino di malto d’orzo


Ho impastato nel ken 285 g di acqua e la farina, ho aggiunto il poolish a cui avevo già unito il malto e ho fatto andare a vel. 1 per 10 minuti circa, poi ho unito il sale e piano alla volta, come al solito, i 15 g di acqua (io uso il misurino del table spoon da 15 ml). Fatto ciò ho unto tavolo e mani e ho fatto i soliti 2 giri di pieghe, ho lasciato riposare e dopo un’oretta altro giro di pieghe per far raddoppiare di volume. Dopo di che ho creato la forma: ho diviso l’impasto in tre parti, ogni parte l’ho arrotolato stretto su sè stesso prima in un verso, ho ruotato di 90° e ho arrotolato di nuovo su sè stesso per formare tre filonciotti cicciotti che ho messo vicini l’uno all’altro in uno stampo di silicone da plumcake fino al raddoppio.

pane meneghino (5)

L’ho poi cotto a forno freddo: quindi ho inserito il pane e tutto lo stampo nel forno posizionato sui 250°C, spruzzando acqua di tanto intanto, quando è arrivato a temperatura ho abbassato a 220°C e poi ancora a 200°C ma ventilato per gli ultimi  10 minuti. Ho spento e ho lasciato il pane all’interno alcuni minuti prima di sformarlo e metterlo in verticale per farlo freddare

A vederlo sembra un pan brioche, ma avete letto gli ingredienti, è un pane semplice 😉

pane meneghino

l’ultima, per farvelo vedere in tutta la sua esplosione!

pane meneghino (11)

 “partecipo a 3bithday giveaway de labandadeibroccoli

Cake pops…Pinguini!


Da quanto aspettavo questo momento! In più la mania dei cake pops che mi sta assalendo in questo periodo (Cake pops colorati tra fiori, apette, pulcini e dolcetti!) non ha potuto che far conciliare le due cose: il compleanno della mia Tesora e la sua passione per i pinguini e la mia per i cake pops!!!

penguin cake pops pinguini (8)

Li ho poi infilzati nella Torta Pinguini (a breve) per dare un po’ di tridimensionalità al dolce 😉

penguin cake pops pinguini (12)

Così insieme a Raro mi sono messa all’opera ed ecco cosa ne è uscito fuori! Serve dire quanto mi sia divertita? A parte lavorare la pdz nera, no, non credo serva aggiungere altro se non le foto e procedimento!

Ho usato circa 150g di ciambellone allo yogurt alla vaniglia
3
-4 cucchiaini di marmellata di visciole
pdz nera, gialla, bianca, rossa e verde e viola
gelatina alimentare

Ho formato le palline sbriciolando il ciambellone e amalgamandolo con la marmellata, ho sporcato la punta degli stecchi nel cioccolato fuso e infilzati nella pallina. Ho fatto rapprendere il cioccolato in freezer e ho iniziato a decorarle incastrandole nel frattempo in uno scolapasta (geniale, visto nel web). Prima ho spennellato un cerchietto di pdz nera x rivestire tutta la pallina con la gelatina e l’ho fatto aderire, ho ritagliato un cuoricino per la pancia, il becco e le zampette con la pdz gialla, le ali con quella nera partendo da rotolini e ricavando de cilindretti  grandi quanto l’unghia di un mignolo. Ecco come:

pinguini-001

Qui ancora in camerino per le prove generali e eccoli ora a festa! Ad alcuni con la pdz rossa e verde ho preparato dei cappellini, ad un altro ho messo gli occhiali da sole, anche se sembra più un non vedente, povero 😀

pinguini

il VIP con le body guards 🙂

penguin cake pops pinguini (3)

Mi sono divertita un sacco!

penguin cake pops pinguini (8)

vi ricordo il mio CAKE POP SEI? contest! Partecipate!

penguin cake pops pinguini (12)

Partecipo alla raccolta finger food di Pane e olio

Ciambellone allo yogurt alla nocciola…decorato per il 93° di nonna!


Giornata di sole, in compagnia di cugine e Nonna, per festeggiare il suo 93° compleanno! Che gioia vederla sorridere, sentirle ripetere che sorpresa le avessimo fatto: tutte e 4 le nipoti e 3 dei 4 nipoti acquisiti, insieme contemporaneamente per una giornata davvero speciale!

ciambellone yogurt paola torta nonna (8)

Vestita a festa, tra luccichii, affetto e  lo scenario di Pitigliano, non potevamo desiderare di meglio! Anche la trattoria del Grillo dove abbiamo mangiato è stata impeccabile, ci ha persino riservato una saletta deliziosa e abbiamo gustato pietanza della tradizione toscana: pici all’agliata, pici al cinghiale, fettuccine al ragù, buglione di cinghiale (in umido), verza ‘mbriaca (che ho già rifatto e che posterò a breve) e infine…la mia tortina!

comple nonna 93

Nonna più la gustava e più ripeteva “Che è! Che è!”, inteso come “Che è buona!” o “Marò che buona” 😀 Il regalo l’ha fatto lei a noi altro che!

La torta doveva affrontare un viaggio di due ore, oltre ad evitare la pdz per una vista e un sapore più tradizionali, non volevo che si danneggiasse, così dopo aver assaggiato il ciambellone alla vaniglia di Paola-Lella-Franci, ho deciso di riproporlo per il dolce di nonna vista la sua morbidezza, sapore e consistenza perfette anche per essere farcito! Perchè questa attribuzione così lunga? Io l’ho conosciuto tramite Paola e Lella, ma ho saputo dopo che la ricetta è di Francesca, quindi ringrazio tutte e tre, tiè 😀  Ho usato uno yogurt alla nocciola per andare incontro ancor di più ai gusti golosamente cioccolatosi di nonna, a cui uno sgarretto è stato ampiamente concesso 😀

Ciambellone allo yogurt alla nocciola
(*originale alla vaniglia)

2 uova intere
200 g di zucchero vanigliato
mezzo bicchiere abbondante di latte
mezzo bicchiere scarso di olio
1 vasetto di yogurt alla nocciola*
250 g di farina 00
1 bustina di lievito vanigliato
1 cucchiaio di cacao amaro (mia aggiunta)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Mescolare rapidamente uova e zucchero, unire poi  il latte, lo yogurt e l’olio continuando a mescolare. Setacciare la farina con il lievito e il cacao e unire alla crema. Riempire uno stampo  da 24cm con il buco (o 22 senza buco)imburrato e infarintato e cuocere a forno caldo a 180° per i primi 15 minuti e abbassare a 165° per i successivi 30 circa, finchè non si dora in superficie 😉

Squisito davvero! Peccato che si deve freddare un po’ per poterlo estrarre dallo stampo, si fa il conto alla rovescia per poterlo assaggiare!

Io l’ho tagliato a metà, scavato un po’ con un cucchiaio e poi l’ho farcito con un po’ di crema al cioccolato, panna vegetale montata

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e ho ricoperto con scagliette di cioccolato (al centro c’è un muffin e la rosa è di panna 😉 )
ciambellone yogurt paola torta nonna (6)

Con questo post partecipo al Giveaway di La cucina di Any 

e al contest di Licia, Fragole e Panna