Torta di Laurea con coccarda brasiliana e farfalle per Noemi


Che soddisfazione poter festeggiare un successo importantissimo come la laurea di una mia cara amica con questa torta! C’è voluto tanto lavoro, tanta pazienza, ma questo si sa! Ma sono stata davvero felicissima di prepararla, mi sono anche divertita molto, la pasta è venuta perfetta!

Anche Noemi come me si è laureata in Lingue moderne, letterature e Scienze della Traduzione, in Portoghese Brasiliano, per questo la coccarda ha i colori del Brasile mentre le farfalle sono una sua grande passione e in rosso ho voluto ricordare il tema laurea, oltre al tòcco, che come mi ha detto mamma ho messo proprio alla fine, come tócco finale.

torta laurea noemi coccarda farfalle (17)

è filato tutto liscio, nonostante il giro per la facoltà e per San Lorenzo con la torta in mano 🙂

Le fasi di preparazione:
pasta matta
frosting al cioccolato e al cocco
crema al burro al cacao
pasta di zucchero
bagna con sciroppo alla vaniglia

era alta quasi 9 cm!!!

https://lallina87.wordpress.com

e le varie decorazioni, anche dopo il consulto con le mie meninas 🙂

torta laurea noemi coccarda e farfalle

e la fetta!

torta laurea noemi coccarda farfalle (5)

Ancora augurissimi alla Neo Dottoressa che si è saputa districare tra una commissione di matti e di esaltati!

torta laurea noemi coccarda farfalle (10)

e presto anche con la festeggiata 😀torta laurea noemi coccarda farfalle (2)

I Pastéis de nata di Belém (pasticceria portoghese): la ricetta più cliccata del 2012!


Ebbene sì! Sono così contenta di questo traguardo! Dalle statistiche del 2012 ho visto che tra le 52000 pagine visitate del mio blog (che emozione, sono tantissime per me!!) ci sono state ben 2583 visite ai mitici Pastéis de Nata di Belém (il singolare è pastél) postati a febbraio 2011, ero indecisa anche con la Setteveli per mamma che ha ricevuto più commenti, ma ho optato per le pastarelline portoghesi!
Devo ammettere che è una ricetta che mi soddisfa tantissimo e chiunque li assaggi sia che sia stato nella Pastelaria/Confeitaria del 1837 per assaggiare quelli dalla “ricetta segreta” sia che li assaggiasse per la prima volta!

pastel de nata

D’altronde è passato parecchio tempo da quel giorno, quasi un anno, e vorrei dare una rinfrescata a quella pagina partecipando ad una raccolta speciale indetta da Serena di Il Mondo di Milla, che mi ha contattato qui. Si tratta di una raccolta delle ricette più cliccate o commentate del 2012 di diversi blog per avere la créme de la créme del 2012, come direbbero i nostri oltralpini…

INGREDIENTI:

3 rotoli di pasta sfoglia o 500g di questa
500gr di panna fresca non zuccherata
150gr di zucchero semolato
250gr di latte fresco intero
4 tuorli
1 albume
1 cucchiaio di farina
zucchero a velo e cannella per decorare/ profumare

stendere la pasta sfoglia e arrotolarla su se stessa e mettere in frigo o in freezer il tempo di preparare la crema, quindi preparare il “pirottino” di sfoglia, simile ad un veul-au-vent, riprendere i rotoli di sfoglia dal riposo e tagliateli a rondelle di circa 3cm (con la sfoglia casalinga invece di 1cm)

e rivestire i pirottini (io ho usato sia quelli in silicone che quelli antiaderenti, per loro un velo di burro e una spolverata di farina)per preparare il “pirottino” di sfoglia come in foto: quindi con l’interno verso l’alto schiacciare pian piano la pasta facendola aderire ai lati

pastéis de nata

PER LA CREMA:

-portare la panna sul fuoco con lo zucchero fino al suo completo scioglimento
– in una ciotolina unire alla farina un poco di latte x farla sciogliere, aggiungere il restante e unire alla panna
-unire anche i tuorli e la chiara battuti insieme (non montati)
– cuocere per una decina di minuti a fuoco bassissimo (o a bagno maria)
-far freddare la crema ottenuta (risulterà piuttosto liquida, perchè c’è pochissima farina (sostituibile anche con fecola di patate ;) )
per accelerare la fase di raffreddamento, potete mettere il pentolino a bagnomaria in acqua molto fredda, magari con ghiaccio, ma coprendo la crema con la pellicola trasparente a contatto.

E quindi riempire i pirottini rivestiti di sfoglia  di crema fino al bordo

pastéis de nata1e infornare a 220°C forno caldo fino a doratura o meglio fino a che la crema non si caramellerà per via dell’alta temperatura che la porterà a bollire e a bruciacchiare le bolle come in foto :)

pastéis de nata2
Sono diventati uno dei miei cavalli di battaglia! Provateli!

Treccia Angelica soffice con marmellata di visciole


Mentre a Raro l’ho preparata con cioccolato bianco a tocchetti, a scuola l’altro sabato l’ho portata farcita con la marmellata di visciole di mia zia, devo dire che è risultata davvero buono, e non troppo dolce!

La base è quella della treccia soffice ai tre cioccolati, ma farcita con la marmellata e formata come la torta angelica.

treccia marty visciole

100g pm pimpante
200g latte
470g farina (farina per pizze Simec W280)
1 uovo intero
90g di zucchero vanigliato
7g sale
90g burro morbido ma non troppo

  • Con la foglia, ho sciolto la pm in 190g latte
  • ho impastato poi con 460g farina (tutta la farina meno un cucchiaio)
  • Ho aggiunto 80g di zucchero, subito dopo 1 uovo10g di farina e il sale.
  • Ho messo il gancio e poi aggiunto in pezzetti piccoli il burro a t.a., 1/3 del totale per volta,senza aggiungerne altro prima che fosse assorbito quello prima.
  • Ho ribaltato l’impasto ad ogni terzo di burro (quindi ho fermato la macchina, tolto il gancio, ribaltato e riagganciato), mandato a vel 1, poi ho aumentato tanto la velocità per far venire il velo.

treccia visciole

  • Ho portato l’impasto sul piano e l’ho massaggiato un po’ con le mani: com’era morbido ma sostenuto!

treccia visciole

  • Quindi dopo la prima lievitazione (durata 5h e mezza) ho steso l’impasto in un rettangolo, ho spalmato la marmellata e ho arrotolato a mo’ di strudel
  • Ho praticato un taglio netto longitudinale lungo il lato lungo e intrecciare i due mezzi rotoli tra loro formando un torciglione che tenendo il taglio verso l’alto, (io l’ho messo in una ciambelliera da 26cm (per mezza dose) ;) )
  • Ho fatto lievitare 10h, ma 8 sarebbero state sufficienti,o cmq fino al raddoppio.
  • Ho cotto per 40 minuti a 170°C da forno freddo

treccia marty visciole è sparita in men che non si dica, era sofficissima, prendevano praticamente due fette alla volta 😀

treccia marty visciole (2)

Questa ricetta partecipa alla raccolta di Nicoletta di Bread and Butter

con questa ricetta partecipo al contest “A COME ABBRACCIO” del blog  Lastufaeconomica

lastufaeconomica 150

2012 in review ;)


I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2012 per questo blog.

Ecco un estratto:

4,329 films were submitted to the 2012 Cannes Film Festival. This blog had 51.000 views in 2012. If each view were a film, this blog would power 12 Film Festivals

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Weekend in Val d’orcia #1


Non è la prima volta che passeggiamo per le colline della Val d’Orcia. Spero che queste righe siano utili per chi voglia trascorrere 3 giorni nel relax e l’enogastronomia!
Qui ogni stagione offre paesaggi speciali,unici e inimitabili! Dalle vigne rigogliose e verdi in estate,a colline e uva dorate in autunno,vigneti spogli tra prati quasi blu in inverno,dove sole e ombra giocano ad alternarsi creando un effetto simile al velluto.

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Le nostre tappe di oggi hanno interessato tre adorabili paesi: Monticchiello,Pienza e Montepulciano che la straordinaria giornata di sole ha valorizzato ancora di più!

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Questa la strada che ci ha condotto da S. Albino dove stiamo alloggiando,verso Monticchiello:una strada panoramica che lascia senza parole,come un balcone sulla vallata da cui si colgono anche le colline della Val di Chiana. Gli alberi costeggiano il nostro percorso creando sfumature di luci e colori fino ad un paese minuto,sulla cima del colle

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Un paese pulitissimo ma soprattutto elegante,di classe ma senza sfarzi e ostentazioni. Mi sono complimentata con un abitante per la bellezza del posto che mi ha risposto che è il paese più bello del mondo! Ma sapete che x noi e mio nonno è Pitigliano,no? Ah beh! Eccomi sotto la mia via…

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E insieme alla mia Gioia…

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Si prosegue per Pienza,altro gioiellino da gustare con e in tutti i sensi. Quelli del palato li abbiamo soddisfatti nella trattoria di Fiorella guStando gnocchetti su fonduta di pecorino,come omaggio proprio al paese di questo formaggio,proposto in e con tutte le salse e salsette!

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Poi una zuppa di ceci al profumo di rosmarino,davvero gustosa con il pane tostato accanto

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E ottimi carciofi per concludere il pasto,già accompagnato da vino rosso locale. Dopo queste squisitezze è stata d’obbligo una passeggiata al sole sul Belvedere che costeggia le mura,la parallela del corso, collegate dalle tre vie famose dell’amore,del bacio e della fortuna!

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E la passeggiata dell’amore,appena fuori la porta della città.

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A concludere il giro, Montepulciano, dove già eravamo stati un paio di anni fa,ma che non stanca mai. Un altro gioiello della bella Toscana,tra le vie in salita per raggiungere il punto più alto,passando per vicoli e stradine,anche se meno che a Pienza; infatti qui il paese si estende nel vero senso della parola,in lunghezza,con pochi rami. Ci ha ricordato un po’ Taormina o Orvieto messe insieme,con un pizzico di Viterbo vecchia e Civita di Bagnoregio!

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Le cantine varie ci aspettano domani pomeriggio,dopo le terme sensoriali,mentre oggi l’abbiano girata al tramonto,fino a sera quando ci siamo avvicinati all’Osteria Acquacheta con gran fortuna. Infatti pensavano di raggiungere il locale per prenotare,e non per dover mangiare al primo turno,come abbiamo fatto soltanto grazie ad una defezione in diretta! Per fortuna,aggiungo! Tra crostini con i fegatini,crostone con stracchino e salsiccia, pici ai formaggi,ribollita e pecorino fuso con pere.

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Beh è proprio vero il detto “non dire al contadino quanto sono buone le pere col pecorino! Prenotato anche per domani sera,per una fiorentina doc e passeggiata verso la macchina!

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A domani! 😀

Panna cotta zetosa :)


Ormai è LEI, la panna cotta da gustare in bicchierini che preferisco, quella della mitica Angelica-Zeta di sola panna! Zetosa proprio x Zeta,l’autrice ma anche perché è “setosa”,vellutata! Con questa ricetta è iniziato a piacermi veramente questo dolce al cucchiaio ed è un problema, visto che sono diventata molto critica verso le altre! 😀

Rimane vellutata, elegante e dolce al punto giusto seconde me e di chi l’ha assaggiata! Io non credo serva aggiungere altro, se non che si ottiene un risultato molto più delicato che usando questa ricetta, per il resto, fatela e sarete voi a dirmi che ne pensate!

pannacotta zeta (6)

per circa 24 bicchierini da 100ml:

1l di panna fresca (crema di latte del banco frigo)
100g di zucchero semolato vanigliato
1 cucchiaino di miele
vaniglia/vanillina
8g di gelatina (4 fogli colla di pesce della pane angeli)

Mettete a mollo la gelatina in acqua fredda.

Fate arrivare quasi* a bollore la panna con la bacca di vaniglia (o solo la parte esterna, o usare lo zucchero vanigliato) e lo zucchero, fino a suo completo scioglimento e spegnere il fuoco.

Aggiungere il miele, (la vanillina se non avete usato altro).

Strizzare la gelatina e aggiungere anche quella alla panna.

Riempire i bicchierini e far freddare in frigo fino a completo rassodamento (ca 4-6h).

Si conservano perfettamente anche in freezer, io ne tengo sempre qualcuno pronto per l’evenienza e rimane inalterata, basta portarla in frigo poche ore prima e sarà perfetta 😉

*quasi  a bollore perchè altrimenti evapora troppo e si ritira diminuendo le quantità!

Ideale anche per un buffet di dolci o per un dolce a fine buffet 😀

pannacotta zeta (4)

 

con gelè alle fragole, e accanto tiramisù

 

pannacotta