Molly Cake (Pan di spagna con la panna montata dentro)


Strano eh come titolo? Ma d’altronde esistono  vari tipi di basi, di torte: quelle con il burro, con l’olio e questa è con la panna montata, infatti la parte grassa è data proprio da lei, ma se ci pensate la % di grassi è inferiore sia al burro (82%) che all’olio (100%)! Per me è stata una piacevole rivelazione!

Io l’ho scoperta sul web girovagando tra il blog dell’Araba, ma poi ho seguito le dosi di Mani amore e fantasia, è anche molto facile da ricordare 🙂

250 g di farina 00
250 g di zucchero
250 g di panna da montare (anche vegetale)
3 uova
estratto di vaniglia e aroma limone
1/2 bustina di lievito

Montare le uova con lo zucchero, meglio se a bagnomaria, fino a che l’impasto non scriverà, come siete abituati per il pan di spagna. A parte mescolare insieme le polveri (farina e lievito) e aggiungerle alla crema di uova in 3 volte con una frusta facendola inglobare totalmente. Montate la panna lucida (semimontata) e unitela al composto.

molly cake panna montata

Ora a seconda di quanto volete alta la torta potete usare uno stampo da 20 cm (alta buoni 7cm), o come ho fatto io uno da 23 circa (alta 4,5-5cm), imburrato e infarinato per bene. Cuocere con forno statico per una 50ina di minuti a 160°C, non deve asciugare totalmente, altrimenti si secca troppo!

molly cake panna montata-001

Io l’ho usata per la Bowling Cake

totra bowling (10)

e per i cake pops della torta Shabby Chic

shabby chic cake per giulia (4)

Shabby Chic Cake sui toni del verde


Torta romantica, decisamente. Shabby. Letteralmente significa degradato, logorato,  ma ha anche un’altra connotazione, nel senso di recuperato, riciclato e viene associato principalmente al design di interni, all’arredamento tipico dell’area provenzale. Andate a farvi un giro  per il web e e ve ne innamorerete…se rimane uno stile delicato senza arrivare ad essere troppo barocco! In sostanza si usa per risistemare i mobili e lasciar loro però un sapore di vissuto, anticato!

shabby chic cake per giulia (8)

Nel cake design si traduce in merletti, fiocchi,fiocchetti, stropicciamenti, pieghe, striscette, fiori e fiorellini e soprattutto nei toni tenui: rosa antico, panna, beige, marrone chiaro, arancione chiarissimo ed ecco la mia versione in verdino. Si gioca sulle sfumature come potete immaginare e tutto risulta a mio parere molto raffinato ed elegante. Quando Giulia mi ha commissionato questa torta sono stata felicissima perchè non aspettavo che l’occasione giusta per sperimentare questa tecnica!

shabby chic cake per giulia (16)

Tra le richieste: una base bianca, una crema con il cioccolato bianco con fragole in pezzi e dei cake pops, apriti cielo! Sono anche riuscita a trovare i candy melts originali, palline e polverine brillanti per dare un tocco più chic al tutto 😉

Ho usato la pasta matta (x 9-10 diam 17cm)
1
00g di fragole
crema al burro alla mandorla
sciroppo all’amaretto
mousse al cioccolato bianco e mascarpone
pdz alla mandorla

La mousse al cioccolato bianco e mascarpone (da Barbara):

Ho montato 200g di mascarpone con 60g di zucchero, ho fatto fondere 200g di cioccolato bianco e li ho aggiunti al mascarpone, ho preparato 60g di sciroppo con acqua, zucchero, ci ho messo 3 fogli di gelatina già ammollata e asciugata, ho lasciato stemperare un po’ e l’ho aggiunto alla crema. Infine ho aggiunto 400g di panna semimontata.

shabby chic cake per giulia

e poi  i 18 cake pops con 200g di molly cake di base e mascarpone per legare e candy melts colorati da me per creare le sfumature, palline e polverina perlescente

shabby chic cake per giulia-001

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Ho quindi decorato con la pdz alla mandorla la torta dopo averla “stuccata” con crema al burroshabby chic cake per giulia-002

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Ed eccola completata insieme ai cake pops 🙂

shabby chic cake per giulia (19)

scusate le tante foto ma mi ero affezionata a questa tortina, mi è piaciuta tanto 🙂

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Se è piaciuta? Ecco cosa mi ha scritto:

“bella mia
i cake pops erano divini
ne avrei mangiati in quantità industriali
e anche la torta era ottima
oggi ancora più buona di ieri
brava brava e grazie!”

shabby chic cake per giulia (9)

la fetta

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Mi ha detto che gli ultimi 4 cake pops se li sono litigati… 😀

shabby chic cake per giulia (4)

6° lezione: i semifreddi


Eccomi! scusate il ritardo, ma per fortuna in questo periodo non ho praticamente un attimo libero e questa iperattività mi piace da matti! Con ciò però sono anche indietro nel pubblicare diverse cosucce, tra cui la lezione n° 6 del corso che sto frequentando e già oggi ho fatto la 7° con tutt’altro argomento!

io a les chefs (6)

Ci manteniamo ancora sul genere della lezione precedente (5°lezione: bavaresi), vale a dire i dolci al cucchiaio, quindi ancora creme che hanno bisogno di un addensante per stare su: se per i bavaresi l’addensante è la gelatina, per i semifreddi e anche per i parfait l’elemento chiave sta proprio nel freddo. Esattamente è la catena del freddo quella che bisogna sfruttare per la riuscita del prodotto!

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E cos’è che rende straordinariamente morbido ma sostenuto e allo stesso tempo scioglievole e “poroso” questo dolce? Due basi fantastiche: ovvero la meringa all’italiana e la pate a bombe! Infatti per dare quell’effetto poroso e oserei dire spumoso al dolce è proprio l’unione tra uno sciroppo a 121°C e l’aria inglobata dagli albumi nel primo caso e dai tuorli nel secondo (trattasi di pastorizzazione delle uova, che avviene a 63-65°C e che abbatte la carica batterica permettendo di mangiare le uova in tutta sicurezza anche alle donne incinta e eliminando anche il rischio di salmonellosi). La scelta dell’una o dell’altra base dipenderà dal gusto del dolce, in genere se di frutta la meringa italiana, se creme o paste la pate a bombe, oppure dipenderà dal colore che vogliamo rilasciare al dolce, quindi più “giallo” o più “bianco e limpido”.

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Troppe chiacchiere finora? Lo so, ma è stata una lezione elettrizzante, ricchissima di informazioni e questo we non ho avuto neanche il tempo di riproporre niente a casa visto che ho dovuto preparare una torta in stile Shabby Chic che posterò appena possibile 😉

Semifreddo alle fragole con decorazione di isomalto e lamponi

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semifreddo all’ananas in guazzetto di fragole alla menta

© Un'altra fetta di torta       @ Les Chefs Blancs

manca il semifreddo al cioccolato bianco su base di crumble

E il parfait moka con cialda al cacao

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5° lezione: bavaresi


Ebbene sì, in teoria “bavarese” è maschile, perchè si riferisce al “dolce” bavarese; ma si può effettivamente parlare al femminile se si considera la “crema”, insomma, come lo chiamiamo lo chiamiamo, ma secondo me chi lo snobba e lo bistratta forse non l’ha assaggiato veramente e cerca nomi strani e diversi per titolarlo!!!!

L’ho fatto ,assaggiato, apprezzato e soprattutto non vedo l’ora di rimangiarlo e rifarlo e riapprezzarlo!!!! Gustarlo alla temperatura di servizio ideale, ad una temperatura positiva, ma da frigo quindi un +4° fa dare il meglio di sè a questo dolce, perchè non è un budino, non una pannacotta e non è una cosa smollacchiosa! Al contrario è un dolce delicato, raffinato, ma al tempo stesso “strong” e merita tutte le attenzioni del caso! E lo capirete ancora meglio nel vedere le ultime foto, ma secondo me vale la pena vedere anche quelle intermedie 😀

Quindi ricapitoliamo cos’è che rende scioglievole e soffice questo dolce: crema inglese, gelatina e panna lucida…

5° lez bavaresi

e anche questa..alla vaniglia con gelatina di lamponi/f. di bosco, al caffè, alla fragola, al limoncello… ognuna con una cialdina o di pasta biscotto, oppure di crumble e i primi assaggi di decorazioni con il cioccolato! Quindi via col cioccolato fuso e una bella piastra (teglia) di acciaio ghiacciata! e via spaziate con la fantasia!

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e il cioccolato anche con la polvere di lamponi…un concentrato di sapore!5° lez bavaresi-001ed ecco le creazioni, ora serve definire questi dolci con altri nomi secondo voi???

5° lez bavaresi (34)

5° lez bavaresi (33)

e un’altra carrellata ancora, alla fragola con crumble

5° lez bavaresi (17) 5° lez bavaresi (18)

al cioccolato

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cannolino di pasta phillo con bavarese al limoncello, decorazione della chef

5° lez bavaresi (23) e la mia decorazione, con salsa di f. di bosco5° lez bavaresi (20)

e come ho dovuto riallestire quelle portate a casa, spappolate dal percorso in macchina col caldo

5° lez bavaresi (9) 5° lez bavaresi (4) 5° lez bavaresi (3)

finita anche la 5° 😀

4° lezione: le creme


Altro giro altra corsa dice qualcuno! E io dico altra settimana altra lezione!!!!! Sempre straordinariamente emozionante!

Sulle creme devo dire che mi sono ritrovata piuttosto bene, il procedimento è quello che già uso io, con l’unica differenza che ora ho imparato a portare metà del liquido caldo sulla crema prima di metterla nel pentolino con il liquido. Unica cosa in comune con quel che già sapevo, per il resto: con l’amido di mais, rimane più soda e in più importantissimo da sapere che la farina va fatta cuocere 20 minuti, quindi quel sistema si può usare con il solo amido, altrimenti rimane cruda…

4° lez creme

E poi… senza lattosio, al caffè, alla lavanda (ho sempre tenuto lontana questo fiore il più possibile, ma vi assicuro che quelle 3 goccine hanno reso la crema davvero raffinata e delicata! Non c’era il retrogusto dell’armadio di nonna! :D), al cioccolato, al marsala….. Guardate quanto sono diversi i colori!

4° lez creme-001

e poi? Mica penserete che abbiamo lasciato la crema così, da sola, in coppa! Manca la foto di un profiteroles per 30 persone…che meraviglia che era!

Con la sfoglia della prima lezione, la chef ha preparato questo millefoglie

4° lez creme-002

e non è finita qui! Ora arriva la parte più bella e ancor più golosa e elegante e raffinata, come tutte le sue decorazioni! Non so se mi spiego…

4° lez creme (12)

e le mimosine… questa è la mia decorazione, con i petali di rosa cristallizzati

4° lez creme (5) e come li ho dovuti reinventare una volta portati a casa…4° lez creme (2) spoon food di mimosa 😉4° lez creme (3)

che ve ne pare?

Bowling Cake!


Eh sì, proprio una torta con il tema del bowling mi è stata richiesta da una ragazza  per il suo  innamorato, per festeggiare il 1° anniversario ricordando il giorno che si sono messi insieme, proprio dopo una partita di bowling!

Una torta imprevista, richiestami dall’oggi al domani, mentre ero al corso, con lo smartphone che mi si bloccava di continuo, la rete fasulla, ma alla fine sono riuscita ad accontentare Michela e fare un bello STRIKE! Sulla torta non c’è proprio lo strike perchè mi piaceva di più l’effetto che davano birilli un po’ in piedi e un po’ caduti, ma sono sicura che Mauro e Michela hanno fatto strike quella sera!

totra bowling (10)

pasta matta
1° strato con panna montata, nutella e cacao amaro con gocce di cioccolato
2° strato con panna montata, nutella e cacao amaro con meringhe sbriciolate
pdz per ricoprire

torta bowling (2)

La torta era per 2 , circa 20 x 9 cmq, più piccola di così non sarebbe venuta la pista!

Mi ha riferito poi Michela che non hanno resistito e hanno mangiato la torta prima della fatidica “mezzanotte”, poche ore dopo ho ricevuto questo messaggio: “Ê fantastica… il sapore è buonissimooo”

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grazie anche a Raro che mi ha aiutato con i birilli 🙂