Storia di un minestrone trasformato in Ribollita gratinata profumata al rosmarino!


perchè tutti meritano una seconda possibilità…

A casa mia si mangia spessissimo il minestrone, a volte abbiamo tempo di farlo a partire dalle verdure fresche, ma alte volte sfruttiamo le comodità dei tempi moderni…della pentola a pressione e del reparto freezer del supermercato! Ahi ahi ahi sacrilegio!

Così un giorno a pranzo, ritrovandomi a mangiare da sola un po’ del minestrone del giorno prima ho ripensato a come rendere un po’ più appetibile quella pietanza… e tadàààà….bacchetta magica e…ecco che mi è venuta in mente la ribollita! Se non erro tra l’altro era un piatto di recupero rinforzato da pane raffermo mangiato e ri-bollito l’indomani, un vero piatto povero: verdure e legumi dell’orto e pane secco! Praticamente una Cenerentola!

Così ho voluto rispolverare parte della tradizione toscana che sto sentendo sempre più mia e quindi italiana in generale, ma quella spolverata di formaggio grattato io l’ho voluto far gratinare sotto il grill con un buon profumo di rosmarino per rendere il piatto ancora più gustoso e sfizioso:  ci sono riuscita!

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Per un piatto:

150g di minestrone già cotto (che abbia fagioli e verza)
100g ca di pane sciapo raffermo
basilico, rosmarino, pepe
olio extra vergine toscano (sarebbe l’ideale)
parmigiano grattato

Ho rimesso sul fuoco il minestrone per ri-bollirlo, ho aggiunto altro basilico e rosmarino(che bontà!!), sale, pepe e il pane secco a pezzetti che piano piano si è ammorbidito asciugando il brodo presente. Ho spento il fuoco proprio quando riuscivo a vedere il fondo spostando il composto, ormai morbido e non brodoso; Ho portato tutto in una terrina di terracotta con il parmigiano e il filo d’olio evo, ho messo in forno sotto al grill fino a far gratinare il tutto 😛

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Con questa ricetta partecipo al contest di Sale e Coccole

e alla raccolta di Cucchiaio e Pentolone

la nuova raccolta

e alla raccolta

Weekend in Val d’Orcia #2 e i nostri 6 anni :)


Eccomi qui a continuare il mio-nostro racconto! Avevo iniziato l’indomani dal racconto del primo giorno, ma non mi ha salvato la bozza e così ho ritardato… Durante queste giornate abbiamo anche festeggiato il nostro 6° anno insieme 🙂 E’ stata una giornata davvero straordinaria! Mi rendo conto di essere ripetitiva, monotona e retorica, ma che ci posso fare? sono stati giorni memorabili con il mio Amore!

Tra il capodanno e la nostra partenza non ho avuto molto tempo, ma ci tenevo a preparare una tortina da portare al mio Raro per festeggiare insieme! Così eccola qui, minimalista ma non ho avuto molto tempo! Forse può sembrare un simbolo particolare, in realtà è un cuore con dei ghirigori che ho fatto per usare la cricut, regalo dell’Amore mio, e intorno ce ne sono sei piccolini, uno per ogni anno insieme 🙂 bagna di limoncello e ripiena con panna e Nutella…

torta 6 anni

il secondo giorno è stato all’insegna del RELAX, non quello con la sola R maiuscola, ma tutte le lettere: grazie alle terme sensoriali di Chianciano! Che esperienza! non c’eravamo mai stati ed è stato memorabile, senz’altro da replicare!

Ci sono 4 percorsi diversi indicati per 4 diverse necessità: rilassante, energizzante, depurativo e equilibrante! Un po’ per la nostra curiosità, un po’ perchè saremmo stati adatti a tutti i percorsi tra ansia, stress, insonnia, alimentazione sballata ecc abbiamo fatto tutte le sezioni, dalle passeggiate sul fiume, alle docce di aromaterapia, la cromoterapia e musicoterapia in vasca, saune di ogni tipo, idromassaggi all’aperto, al chiuso, le cascate, i fanghi (mi sono addirittura addormentata, direi che hanno funzionato!!)! Ci siamo davvero rilassati è stato straordinario, non finirò di dirlo perchè mi e ci è rimasto un ricordo davvero speciale e unico per questo nostro sesto compleanno!

Quel giorno e l’indomani ci hanno ospitato di nuovo Montepulciano e Pienza, l’osteria l’Acquacheta con una fiorentina da brividi, 1,5 kg serviti dall’oste, tagliata li per lì sotto i nostri occhi e vicino alle nostre orecchie! Fortunatissimi a trovare posto senza prenotazione! A Montepulciano infatti si sa che senza prenotazione quell’osteria è inavvicinabile e impensabile!

DSC_3425E invece colti dalla fortuna della prima sera, abbiamo prenotato per il giorno dopo per gustarci la Fiorentina che ci faceva la corte la prima volta, ma che non pronti per mangiare alle 19.30 non abbiamo ordinato!

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Che dire poi del pecorino fuso con le pere fresche, pasta con pecorini e pepe, e l’atmosfera in toto, compresa la coppia conosciuta condividendone il tavolo, simpatica, locale, appassionata della vita, giovanissima e innamorata da oltre 20 anni, insomma non potevamo capitare meglio! Ma concludere con la ricotta fresca con castagne e cioccolato è stato il colpo di grazia e di piacere della serata! Meno male che la macchina era in fondo al paese così abbiamo potuto alleggerire la nostra “brillosità” 😀

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E poi passeggiare tra i “quadri” toscani, quelli con le stradine bianche con i cipressi lungo i bordi, filari infiniti di vigne, ulivi

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Ancora Auguri Amore e grazie per questi giorni NOSTRI!

Bombette…ma alla toscana!!!


Vi chiedete come descrivere l’aggettivo SUCCULENTE? Beh, si riferisce a qualcosa di estremamente gustoso, che fa produrre un’eccessiva salivazione!

Allora queste bombette che vi propongo non vi sembra si sciolgano in bocca?!

Sono una rivisitazione delle bombette di Martinafranca, nell’alto salento, assaggiate l’anno scorso durante il Mercatino del gusto!  E’ stato divertentissimo in quell’occasione gustarle in un cartoccio con una fetta di pane tostato, assaporando questa nuova combinazione di sapori in un contesto così particolare e gioioso della via del “cibi di strada” . Ci sono rimaste nel cuore e nella pancia, tanto che abbiamo voluto rifarle!

Rivisitate perchè non ho usato il capocollo locale in primis e poi ho cambiato l’elemento fondente della polpetta, ma vi assicuro che il tocco toscano della finocchiella all’interno dell’impasto, ci sta benissimo!!!!

In compenso ho usato macinato misto di una macelleria di Pitigliano, ed è tutt’altra cosa rispetto alla carne del super, ma non credo serva ricordarlo 🙂

E’ davvero semplicissimo:

300g macinato misto di maiale e bovino
mezzo cucchiaio di finocchiella (fiori del finocchio selvatico)
pepe
sale
parmigiano
12 fette di pancetta tesa tagliata sottile

Mischiare la carne con gli altri ingredienti per formare l’impasto della polpetta che si metterà all’interno della Fettina di pancetta. Stendere la pancetta su un piatto, poggiare la polpetta con un po’ di parmigiano all’interno(non avevo altro, ma l’ideale sarebbe un formaggio poco stagionato) all’inizio della fetta e avvolgere, come in foto.

Nel frattempo la brace sarà pronta – o una griglia/ padella antiaderente, ma le originali le abbiamo mangiate cotte al barbecue – e si potranno chiudere le bombette tra la griglia per cuocerle davvero pochissimo, forse 4 minuti per lato… ma controllatene l’interno, la carne di maiale è bene cuocerla totalmente (soprattutto quella del super, quella del macellaio di paese di fiducia si può fare uno strappo 😉 )

eccole qui, ricchissime del loro gusto accompagnate da buon vino rosso e…patate porchettate! Si vede quanto sono morbide?

Con queste Bombette partecipo al contest di ……Mela e Cannella…..

(scade il 27 ottobre 2012)

E al contest di Squisito:

IL MIO PRIMO COSTEST

(scade il 30 novembre 2012)

e a quello di Divertirsi mangiando

Pitigliano…di profilo


E che c’è da dire guardando un profilo simile? È sempre magico il paese dei miei nonnini…pieno di ricordi

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…associato sì ai “compiti”,anche se c’erano i miei amichetti con cui trascorrere i pomeriggi tra bicicletta,”rialzi”,”nascondini” e “mosche cieche”,e “uno”,”assassini” giocati sulle porte o sugli scalini delle case…e i sapori di nonna…

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In questo periodo poi l’odore del mosto troneggia per le strade,si vedono gli acini e le gocce sul pavimento,caduti dai carretti provenienti dalle campagne. E si vedono i carretti stessi ormai fermi perché il loro compito l’hanno compiuto e guardano le cantine
mentre si schiaccia l’uva e si inizia a produrre il primo vino dell’anno…

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Tra gli scorci del “paese più bello del mondo” come lo definiva il mio nonnino…

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E ora…è un po’ anche il nostro nido…

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A spasso per il ghetto di Roma


Che bello passeggiar per Roma d’estate, ma ci tengo ad aggiungere anche…la sera! Purtroppo questi giorni è davvero troppo caldo per poter fare passeggiate in diurna! Era un po’ però che volevo tornare nel ghetto e riaffacciarmi tra i vicoli e le viuzze dove sono stesi i panni, dove ci sono i vecchini che parlano sui gradoni di casa o sulle sedie portate appositamente per la chiacchiera serale sotto la casa di un amico con cui raccontarsi. In effetti, come mi faceva notare anche Raro, si sentiva l’odore di paese, come di Pitigliano, soprattutto davanti al forno ormai chiuso; ma l’aria di pane caldo e biscotti freschi credo siano inconfondibili e comuni ai panifici migliori!

 

Ripassare per via del Portico d’Ottavia, ormai via di ristoranti e trattorie tipiche della tradizione ebraica, con i ristoratori fuori dal locale nel mezzo della capatura dei carciofi, quelli che poi si cuoceranno alla giudia, fino ad aprirsi in grandi fiori croccanti!

Via che ancora ospita mercerie, calzinerie, come la tradizione vuole.

Ed affacciarsi dal Portico d’Ottavia, proprio alle spalle del Lungotevere dei Cenci e dell’Isola Tiberina, e scoprire il Teatro di Marcello, che offre rappresentazioni sceniche nel periodo estivo (ca 20€). §Incredibile è poi leggere le tante insegne sulle mura o per terra in ricordo della maggior parte degli abitanti della comunità ebraica romana deportata nei campi di Auschwitz nel 1943.

Affascinante è poi proseguire per via di sant’Ambrogio per sbucare in una piazzetta (Piazza Mattei) con una fontana deliziosa, quella delle Tartarughe, attribuite al mitico Bernini o a Sacchi, da me mai vista prima, lo so, da romana non c’è di che vantarsene, ma proprio per questo ho recuperato 🙂

Il nostro giro si è concluso a Largo del Pallaro, attraversata via Arenula, dove la sora Paola della Trattoria der Pallaro ci ha fatto accomodare per gustare il menu del giorno, senza possibilità di scelta perchè si mangia quel che c’è. Forse non è proprio l’ideale fermarsi in questa osteria d’estate visto la ricchezza delle portate (antipastini misti di salumi, crocchette, pomodori,lenticchie, rigatoni bigusto amatriciana e carbonara, chips di patate ancora calde, insalata, arista di maiale e coniglio porchettato, torta di mele, acqua e vino a 25€), ma anche quella era una tappa da fare almeno una volta nella vita!

Grazie a Raro per questa bella passeggiata e spero di avervi fatto incuriosire abbastanza da andare a scovare altre preziosità nascoste di Roma!

….quanto sei bella Roma, quann’è sera….

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Frisa/frisella con pesto fresco, pomodorini e rucola


Magari mangiata in riva al mare, sotto un chioschetto accompagnata da una bella bibita fresca, come quest’estate in salento! Eh sì, mi era proprio venuta voglia dei sapori mediterranei, salentini! La classica forse neanche prevede il basilico, ma per me basilico significa estate, ma purtroppo non ne avevo più, quindi ho optato per:

Frise
pomodorini
rucola
origano “vero” del Salento
basilico PESTO preparato il giorno prima per la pasta :-P, scusate ma quello comprato proprio Non SO mangiarlo! e quindi l’ho messo alla base della frisa! Slurp!

Mentre mordevo la mia frisella spruzzata con un po’ di acqua e aceto, ricoperta di pesto e pomodorini già conditi con olio buono toscano, sale e origano non facevo che dirmi quanto fosse buono il mio pranzo fresco! 😀

che ve ne pare? a me è piaciuto tantissimo!

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