Treccia ripiena….con mele cotogne!


Ricetta base come la precedente di qualche giorno fa (qui), sempre di Patty, ma stavolta ho preparato il poolish con pari quantità di latte, manitoba e pm (85g) e ho farcito, come suggerisce il titolo, con mele cotogne!

Bisognava onorare questo frutto, le 3 mele biologiche dateci da amici dei miei,visto che è piuttosto raro sia trovarlo sia il suo sapore.  Saprete già, ma lo riscrivo, che le cotogne sono mele che NON si possono mangiare crude, ma solamente cotte e ci si rende conto dle perchè già mondandole e tagliandole a fettine: sono incredibilmente toste, dure, sembra un frutto acerbo che deve finire la sua maturazione! E invece no! E’ proprio questa la loro caratteristica e credo che il loro  asprettino verso la fine sia dato proprio da questo!

Io quindi ho pensato bene – non piacendoci a casa di base le mele cotte nature, di sfruttarle per farcire la trecciona della settimana, visto il successo di quella con la crema al limone. Io allora ho mondato e tagliato a fettine le 2 mele belle grosse e una mela smith (quelle verdi) e le ho cotte in padella con qualche cucchiaio di zucchero 😉

quindi poolish con 85g latte+ 85g pm +85g manitoba

e rispetto all’altro post ho usato quindi 130g di latte (anche stavolta non ho aggiunto i 50g finali)
500g di farina (metà manitoba metà 00)
60g burro io fuso e freddo, ma si deve usare a pomata!! (mi entrerà in testa una volta per tutte???)

gli altri ingredienti invariati

anche stavolta dopo 3h ho messo in frigo e l’ho tenuto sulle 16 h + 7h fuori frigo + formatura e farcitura della treccia (stavolta come la russa) e delle brioche (2 farcite con nutella) lievitata quasi 4h e poi 45 minuti in forno a 180° primi 20 minuti – 160° i restanti 25 (gli ultimi 5 spento)

N.B. per far lievitare la treccia senza che si deformi nè in puntata nè in cottura, avendo io lo stampo in silicone lo sistemo così nella teglia 🙂

Io ci ho fatto colazione stamattina e sono rimasta moooooolto soddisfatta! Spero la rifacciate anche voi e anche le brioche xk sono morbidissime!

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Pagnotta rustica croccante: finalmente!


Ebbene sì!!!  Ci sono riuscita!!!!! Questo pane mi piace davvero tanto!! E poi è ciccione!!!  E’ tondo, è saporito, è RUSTICO, è CROCCANTE!!! e poi come cresceva nel forno!!

E un’altra soffisfazione che ho avuto è stata vedere la faccia di papà non solo alla vista, ma all’assaggio! Lui è il critico pià criticone, amante del pane che per me non sa di niente!

420g Farina 00 Per pizze e focacce Farchioni
80g semola gd del Mulino
350g acqua
80g pm pimpante 😀
1 cucchiaino di malto
10g sale

Allora ho sciolto la pm in 250g di acqua appena intiepidita con il malto, ho aggiunto poi le farine setacciate, ancora acqua, e poi il resto l’ho aggiunto solo ogni volta che era stata assorbita la precedente, il sale l’ho messo verso la fine, sciolto nell’acqua.

ho rimassaggiato l’impasto con le mani e il piano unti di olio e ho fatto le pieghe a 3,
ho fatto riposare 1h a t.a. e altro giro di pieghe,
dopo un’altra ora altro giro di pieghe,
dopo 2 ore, ultimo giro di pieghe prima del frigo, dove l’ho tenuto 7h ca
l’ho tenuto 2h a t.a.,
dopo altre 2h l’ho pirlato e messo in cestino x altre 2 h al caldo (sul ripiano coperto sopra il forno)

e infine la cottura: totale 55 minuti così divisi:

da forno bollente scaldato con il ventilato acceso, e teglia antiaderente dentro,
ho rivoltato il pane dal cestino alla teglia, fatto i tagli e….
primi 5 minuti a ventilato 250°
poi x 35 ho abbassato a 230°C statico
e ultimi 20 minuti ventilato con calore sopra sotto che l’ha reso bello croccante e colorito!!!

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provate anche voi questa pagnotta!!

Filoncino “Spighe” con “0” bio


Per questo filoncino ho preparato un poolish bello ricco con 100g acqua +100g farina (50g 0 bio mulino cosma + 50 manitoba non delle più forti) e 60g pm per un filoncello davvero noente male, mannaggia però, ora come ora non ricordo che dosi ho usato 😦

ecco le foto intanto, spero mi verrà in mente…

mi sembra: ma ho davvero un vuoto, non m iricordo neanche se ho cotto in giornata, se l’ho tenuto in frigo, zero!!! 😦 che tristezza…

autolisi con 300g farina “0” bio, 50g semola rimacinata gd mulino, 230g acqua
tutto il poolish
10g sale
1cucchiaino di malto
cotto a temp alta, e a forno venitlato per 50minuti e lasciato a forno spento

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Vi ricordate il pane della crisi panificatoria?


Quella sera del 28 giugno 2011, se vi ricordate, ero entrata un po’ in cirsi: non mi andava più di panificare, per il momento!!!, sarà stato il caldo, il poco tempo, e il calcolo sbagliato dei tempi, insomma una serie di fattori che mi stavano facendo passare la voglia di preparare pane & Co…

Beh quella volta al contrario venne fuori proprio un bel, e buono soprattutto, pane! e così ho deciso ri riprovare a farlo…..ma visto che a volte la mia testa sta altrove rispetto ai miei movimenti, e qui penso che Raro mi appoggerebbe! 😦 ,  ho aggiunto più acqua del necessario, e quindi ho dovuto integrare anche la farina ecc….il tutto perchè volevo fare un filoncino piccolo, max sui 700-800g eh! grrrr…

ma veniamo alla ricetta, mentre qui c’è quello del 28.6.11

350g 00 debole
350 manitoba 0 Farchioni W400
200g semola gd del mulino
490g acqua  di Roma decantata appena appena tiepida
1 cucchiaino di malto d’orzo
40g pm
15g sale

autolisi con tutte le farine e acqua x 30 minuti, passato il tempo ho impastato aggiungendo la pm e dopo poco il sale e ho fatto lavorare il ken da vel -1 a 1 x circa 30 minuti, l’impasto era parecchio morbido, ma non voelvo aggiugnere altra farina, quindi ho fatto pieghe verso il centro direttamente nel ken, riposo di 10 minuti e poi sulla spianatoia appena spolverata di farina ho rifatto le pieghe a libro, messo in una ciotola ermetica, fatto aspettare circa mezz’ora, messo nella parte più bassa del frigo dove è rimasto dalla mezzanotte alle 15 del giorno dopo con pieghe ogni tanto, fuori fino alle 16 a stemperare a t.a. quando poi ho fatto un’altra piega, lasciato 10 minuti e poi ho formato i due filoncini e li ho “incartati” nel panno.
Quando ho visto che la pallina di impasto che avevo messo nel bicchiere d’acqua è tornata a galla, ho acceso il forno al max, ho spostato con attenzione i pani, e cotto a 250° primi 5 minuti e 230° successivi 15min, poi altri 30 min 200° e ultimi 10minuti ventilato a 190°

sono rimasta contenta xk oltre al sapore, è diminuito parecchio di peso! e poi la mollica si è cotta bene, il risultato è stato simil cibatta appena cotto, mentre i giorni dopo si è compattato di più, ma è durato parecchio! dimenticavo, la crosta croccante all’inizio e più morbida dopo, e dopo ancora più che croccante un po’ più dura!

Sui filoni avevo disegnato con il taglierino il peso iniziale, prima di cuocerlo per vedere la differenza dopo la cottura!

e uno da 842 g è arrivato a 720g perdendo il 14% di peso
mentre l’altro da 730g è arrivato a 620g perdendo il 14% di peso

😀

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La focaccia pugliese….di Spanishcook!


E’ tanto che sto cercando la ricetta e soprattutto di imparare a fare una focaccia di quelle che si sciolgono in bocca….di quelle che nel morderle quasi rimane un velo sui denti per la sua morbidezza…. che meraviglia ragazzi!!! Ebbene, quella di Raffaele è quasi di quelle!!! Ero così felice ieri quando la vedevo gonfiarsi…e i pomodorini affondare nella pasta….e poi quando l’ho sfornata…e soprattutto quando l’ho assaggiata…mentre la cucina e tutta casa era avvolta da un profumo inebriante,,,da far girare la testa!!!!! 

Poolish con 50g latte, 50g farina. 30g pm

320g farina, (metà per pizze + metà semola gd)
230g latte (di cui ca 60g di acqua xk avevo finito il latte 😦 )
50g pm
30g fiocchi di patate,
6g sale,
250g pomodorini tagliati a metà
origano
olio evo qb
Alle 19 ho preparato un poolish denso con 50g latte ,30g pm, 50 g di farina per pizze, fino  al raddoppio(ci ha messo 3h)

alle 22:30 ca, ho incorporato il poolish a metà latte e acqua freddi nel ken e ho mescolato bene, ho aggiunto la farina, la pm e il resto del latte, i fiocchi,il sale e un filo d’olio. E ho lasciato incordare, ci ha messo pochissimo! Poi ho impasatto un po’ a mano.

L’impasto deve essere facilmente rigirabile con il cucchiaio eventualmente aggiungere poco latte tiepido. Girare molto, 200 volte, non scherzo, una volta contai.

Ho coperto con la pellicola, e lasciato lievitare tutta la notte.

La mattina alle 8,30 ho oliato abbondantemente la teglia (la mia da 28cm), ci ho messo l’impasto, steso con molta facilità, allargandolo piano piano con le mani per non stressarlo J

(in realtà Raffaele aveva versato l’impasto, xk che era di consistenza semi liquida)

ho aggiunto i pomodorini , l’origano, salato e oliato. Lasciato lievitare coperto con pellicola.

Alle 12h, ho infornato nel piano più basso per 25 minuti, all’inizio a 250°C ventilato e poi statico per gli ultimi 10 minuti ….è morbidissima!! E che sapore!!!

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Ringrazio ancora Raffaele/Spanishcook per questa fantastica ricetta e perché mi sta aiutando a trovare quella “che dico io”, quella dal sapore che ho assaggiato ad una fiera, si scioglieva in bocca!

Pane tipo “Altamura” tutta semola…


Eccolo l’ultimo esperimento, e quando si parla di sola semola non si può dire altrimenti, perchè è sempre un rischio, specialmente per chi non ha mai visto effettivamente con i propri occhi come si manovra questa farina, se non si è mai sentita la consistenza che deve ottenere l’impasto e soprattutto direi…..se non si è siciliani o pugliesi!!!! e Scusate se è poco!!!

Tutto questo (hihi) quindi per giustificare la semiriuscita di questo pane seguendo la ricetta di nonno claudio di cook: dal sapore unico, stratosferico, diverso da tutti gli altri, SAPORITO, insomma, buonissimo! peccato che a mio parere non è cresciuto molto, e per questo devo ancora imparare bene ad indovinare il punto coincidente  lievitazione e maturazione della farina….ma solo l’esperienza mi può aiutare, anche perchè mi ero scordata anche la pallina galleggiante! :8

Ma andiamo al pane, abbiamo detto tipo Atamura, e come minimo ho usato la semola di grano duro presa al mulino pugliese quest’estate, certo anche l’acqua ha una grandissima importanza, oltre alla lavorazione, ma quelle erano autoctone 😀 e poi non sono una panettiera in un forno ad Altamura, dove questo ha ottenuto la denominazione DOP!!

Ecco la ricetta per una superpagnottona da oltre 1,8 kg!!! E io ho diviso l’impasto prima dell’ultima lievitazione di 8h (io di 7h) in cestino.

come suggerito da claudio, ho seguito il disciplinare quindi ho seguito queste proporzioni

  • rispetto al quantitativo di semola rimacinata di grano duro usata,
    20% di pasta madre,
    60 % di acqua
    ed infine 2 % di sale.

io ho messo anche un cucchiaino di malto x farlo colorare di più 🙂

  • altra cosa, la Pasta madre, è bene che sia rinfrescata 3 volte di seguito per rinforzarla, quindi seguire queste indicazioni:
    1° rinfresco 30 gr. di pasta madre, 30 gr. di semola, 15 gr. di acqua
    2° rinfresco 50 gr. dal cuore del primo rinfresco, 50 gr. di semola, 25 gr. di acqua
    3° rinfresco 100 gr. dal cuore del secondo rinfresco, 100 gr. di semola, 50 gr. di acqua
  • SONO INDICAZIONI DI ORARIO PER POTER CUOCERE IL PANE LA MATTINA PRESTO E POTERLO MANGIARE LA SERA DELLA COTTURA/IL GIORNO DOPO, ricordate che il pane di semola a lievitaz naturale acquista in sapore e giusta consistenza con il passare del tempoquindi iniziare a rinfrescare la pm la mattina intorno alle 8 la prima volta, in modo da arrivare la sera verso le 21 ad avere un lievito pronto
  • Farina di semola di grano duro rimacinata: 1 chilogrammo
    Pasta madre 200 grammi 20%
    Acqua 600 grammi 60%
    Sale20 grammi 2%
    impastare tutto a mano o in planetaria (io con Robin :D) sciogliendo la pm in metà acqua, aggiungere poi alternando acqua e semola fino a finirle, a metà lavorazione aggiungere il sale, finire di impastare a mano, per rendere l’impasto liscio e far inglobare l’aria, anche xk l’impasto VA SENTITO CON MANO!!

I più esperti sapranno che le farine e le semole hanno una forza ed un grado di assorbimento dei liquidi tra i più diversi, per cui l’indicazione della grammatura dell’acqua, pur sufficientemente indicativa, va sempre verificata sul campo; l’importante è che l’impasto finale sia liscio ed omogeneo (nota di claudio)

  1. h 21.30- , prendere l’impasto e farlo riposare per 1h in una ciotola con pellicola, lontano da correnti d’aria (1° riposo)
  2. h. 22.30- dopo 1h, fare due pieghe a 3 al l’impasto (quelle a libro), aspettare ancora 1h (2° riposo)
  3. h.23,30 passata la seconda ora dall’inizio, ripetere il punto 2 compreso il riposo di 1h (3° riposo)
  4. h.00,30- dopo la 3° ora dall’inizio riprendere l’impasto, io qui ho diviso in 2 pagnotte,  appiattirlo un pochettino e portare i 4 lembi laterali, tirandoli appena, verso il centro e tornire,
  5. formare la palla e mettere in cestino con un telo infarinato e mettere l’impasto con la chiusura verso l’alto e far lievitare x 8h. (circa dalle 00,30 alle 7)
  6. la mattina, a forno caldo al massimo, infornare il pane dopo averlo rigirato su una teglia con un filo d’olio

Se l’impasto si siede un po’ e la sua forma non ci soddisfa completamente, possiamo tranquillamente aggiustarlo dandogli con le mani una forma più tondeggiante e un po’ più sostenuta.
E’ giunto il momento di praticare dei tagli superficiali che aiutino la lievitazione e allo stesso tempo
abbelliscano la nostra pagnotta; personalmente incido un quadrato al centro, per poi prolungare le incisioni dai vertici del quadrato fino alla base; ma ognuno può dare sfogo alla propria fantasia come meglio crede, facendo tagli a croce, obliqui e così via.

infornare quindi e abbassare subito a 200°C statico , e cuocere per 60 min (io 50 min) gli ultimi 10 dei quali ventilato x far asciugare la crosta, e in cottura umidificare il forno con un pentolino d’acqua sul fondo.

Linda suggerisce di usare il Forno ventilato da metà cottura in poi.
Far freddare su una griglia e mangiare l’indomani!

come scritto sopra, il sapore era ottimo, davvero unico, ma non è cresciuto molto, è rimasto un po’ compatto e in fine pesante, ma lo riporverò, magari con metà dose!

 quanto mi piacciono sti tagli!! :D:D

 pronta a leggere i vostri commenti e suggerimenti!