Come ottenere la prova velo nei lievitati


Vi piacciono i lievitati soffici e sfilacciati, sia che siano dolci che salati? O preferite che siano panosi e ammassati?

Beh io preferisco la prima versione e da quando ho capito bene come funziona il metodo per ottenere, o per avvicinarmi il più possibile a quel risultato, cerco di avere il fatidico “velo”.

elmi 2°impasto  velo

E’ una prova che serve per verifcare l’estensibilità dell’impasto, la perfetta lavorazione e quindi il momento giusto che fa capire che è nelle condizioni di reggere le lievitazioni mantenendo sempre una pasta liscia e resistente, pronta a gonfiarsi e non a strapparsi. E’ una tecnica che si applica per impasti dolci e salati, principalmente per quelli grassi come brioche, trecce, colombe, panettoni, pandori, angeliche ecc, dove c’è una discreta quantità di burro, ma ciò non toglie il fatto che anche con impasti semplici come il pane io abbia ottenuto risultati finali migliori!

Questa prova si fa alla fine, quando si è finito di impastare, quando tutti gli ingredienti sono stati inseriti, la pasta è ben incordata e  attaccata al gancio, la ciotola è pulita e quindi la pasta è pronta per il riposo e la lievitazione.

Ma perchè si strappa l’impasto? Perchè non viene il velo? Eppure l’impasto è sodo e resistente! Tutto ciò capita quando l’impasto è ancora poco lavorato e poco idratato. Ora che ho capito le motivazioni, mi piace paragonare un impasto incordato ma che non supera la prova velo come la pelle secca per esempio: quando abbiamo la pelle delle mani, o del viso o le labbra secche e screpolate, cosa facciamo? Andiamo ad idratare con una crema, un burro cacao, giusto? ed è esattamente ciò che manca all’impasto: liquidi!

O ancora mi piace paragonare l’impasto ad una pancia di una donna incinta, si mettono creme e simili durante la gravidanza contro le smagliature, giusto? Si deve preparare la pelle ad un’elasticità ed un’estensibilità crescente, ma che sia anche forte e resistente. Spero siano esempi utili, a me hanno aiutato molto a ricordarmi l’importanza di questa fase.

Ora la prova pratica: si ungono le mani o si bagnano semplicemente con acqua (nel caso di impasti poco grassi,altrimenti si incollano alla pasta) e si tira piano piano l’impasto, si allargano le dita, o si alza verso l’alto, o magari si lascia direttamente attaccato al gancio dell’impastatrice se se ne sta usando una e se l’impasto non si strappa subito (è ovvio che dopo diversi secondi tende ad allentarsi e a fare i buchi,ha cmq un suo peso!)

Ora vi riporto quel che ho fatto per la treccia soffice ai tre cioccolati e i consigli delle balconcine, per me una vera rivelazione:

A impasto incordato e che credevo pronto, “ho aumentato tanto la velocità per far venire il velo (importantissimo e prova di incordatura riuscita, per una perfetta riuscita della mollica, morbida, soffice, cotonata e pettinata) che però non veniva, l’ho sbattuto/impastato sul piano, ha riposato 15minuti, credevo di smettere di impastare, ma Pichi dalla foto ha visto il non-velo (l’impasto si strappava) e mi ha suggerito di aggiungere un goccino di latte rimettere in planetaria velocemente e ci sono riuscita! Si fa la prova prendendo con le dita unte i lembi dell’impasto per non farlo strappare.

qui la differenza delle prove velo:

prova celo briocheelmi 2°impasto  velopanettone elmi 18.11veneziana di Di carlo

e dell’impasto prima e dopo aver ottenuto il velo, molto più liscio e lucido dopo:

Spero di essere stata d’aiuto,per me è un grande traguardo raggiunto e in giro non ho trovato molti spazi dedicati a questa fase delicata e importantissima 😉

Idea regalino di Natale: il preparato per la cioccolata calda!


L’idea è nata da un pomeriggio a casa delle meninas a tema tè e cioccolata calda con biscottini e golosità da mangiucchiare insieme tra una chiacchiera e un sorso di bontà calda!

preparato cioccolata calda (1)

Papà da piccola per farmi bere il latte mi preparava il latte al cioccolato, ma solamente con cacao e zucchero e non veniva denso come una cioccolata, infatti mancavano addensanti (farina/fecola)

Così ho pensato che potesse essere un’idea carina per un pensierino natalizio, perchè in fondo spessp scaldano molto di più pensieri coccolosi che costosi, no? Io la vedo così per lo meno e se qualcun altro volesse condividerlo con me ecco qui come fare! Io ho seguito le dosi di Paoletta di Anice e Cannella!

Quindi seguo quanto scritto da lei e riporto:

Ingredienti per 12 tazze:
180 gr di cioccolato fondente dal 55% al 65% (io al 50%)
60g (12 cucchiai) di cacao amaro in polvere
40g (4 cucchiai) di zucchero di canna
170g (8 cucchiai) di zucchero semolato
12 cucchiaini rasi di fecola di patate
1g tra cannella, vaniglia, peperoncino

Polverizzare  il cioccolato fondente nel frullatore (ma anche nel mixer, bimby e quant’altro) mettendolo in azione a intermittenza per non far sciogliere il cioccolato per via del calore delle lame.

Mescolare insieme agli altri ingredienti e conservare in un barattolo a chiusura ermetica.

Per una tazza di cioccolata calda:

3 cucchiai di preparato
150ml di latte fresco

Sciogliere 3 cucchiai del preparato in 50ml di latte, nel frattempo scaldare gli altri 100ml di latte e versarlo poco alla volta sulle polveri senza mai smettere di mescolare e riportare tutto sul fuoco a bollore fino ad addensare il tutto come desiderato.

Ringrazio anche Sonia di Idee in Tavola per le etichette 🙂 mi hai salvata!

eccole anche con le meringhe 🙂

preparato cioccolata calda (4)

Cupcakes romantici agli agrumi e uvetta con rose di frosting


Non è un periodo rilassante, tranquillo e senza pensieri per me e per molte altre persone; purtroppo non riesco a dedicarmi a questa fase preNatale come vorrei tra l’esame imminente e i pensieri! A maggior ragione però quando sono più stressata, un po’ a mani legate e ancora di più alla sedia ora, dove riesco a liberare un po’ la mia testolina e a lasciarmi andare un po’ di più è la mia stanza preferita, e sapete bene che parlo della cucina! E allora mescola, assaggia, e gira e monta ecco che i vari ingredienti scissi all’inizio prendono forma e stavolta hanno la forma di tortine con una romantica rosa agli agrumi, così delicate!!! Ieri sera mi sono addormentata un po’ più serena, anche se Raro mi credeva dispersa 😀

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L’uvetta un po’ ubriaca e la sua dolcezza danno un tocco davvero speciale a queste tortine, perfette anche per il periodo invernale…stagione che PARE sia arrivata finalmente (!!) anche a Roma! In più, vi ricordate dei tanti limoni bio che ho in casa da qualche giorno, già nudi? Beh, girando un po’ in rete ho scovato la ricetta della bravissima Barbara, Lyra come l’ho conosciuta io su cook, di Granella di nocciole (qui la sua versione) e del suo ciambellone al limone e uvetta, così in base a qual che avevo a casa ho adattato il suo dolce per farne dei cupcakes delicati agli agrumi utilizzando i miei aromi.

Per 13 cupcakes (o una tortiera da 22)

100g zucchero semolato
85g burro morbido
3 uova
250g farina 00
50g latte condensato
50g succo di limone (dei miei non molto grandi, 1 limone e mezzo)
mezzo cucchiaino di aroma al limone
mezzo cucchiaino di aroma all’arancia
1 cucchiaino e mezzo di lievito
mezzo cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
50g uvetta sultatina (ammollata in acqua calda e alcool 95° o brandy)

montare a crema il burro con lo zucchero, aggiungere poi continuando a frullare un uovo alla volta. Unire poi la farina setacciata alternandola al latte e al succo di limone e alla fine unire anche l’uvetta ormai morbida, strizzata dall’acool.

cupcakes delicati rose agrumi

Riempire i pirottini in una teglia da muffin e cuocete a forno caldo a 180°C per circa 25 minuti, fate la prova stecchino. Far freddare su una gratella.

Davvero gustosi! Perfetti anche per colazione con una semplice spolverata di zav!

Frosting all’italiana agli agrumi e vaniglia:

200g panna vegetale zuccherata
80g philadelphia
50g zav
1 cucchiaino di aroma limone e aranciamezza bacca di vaniglia
(poco colorante)
bocchetta per sap (2D Wilton)

Far sobbollire la panna e unire gli aromi agli agrumi e la vaniglia aperta, far freddare e lasciar riposare in frigo qualche ora. Filtrare la panna e unirla al philadelphia e allo zucchero a velo e al colorante, montare tutto insieme con le fruste, senza esagerare altrimenti le rose si crepano.

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Quindi riempire la sac a poche munita di bocchetta con il frosting e disegnare delle rose partendo dal centro per spostarsi verso l’esterno. Ho aggiunto anche qualche chicco di uvetta per richiamare quella all’interno!

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La dedico al mio Amore!DSC_2901

e loro non sono romantici? ❤

cigni fermaporta

Questa ricetta partecipa al Contest Best Design Cupcakes 2012 del blog Le Tortine”

“Un dolce al mese- Dicembre 2012 – Gli agrumi” di Morena in cucina

PRIMO CONTEST di PANDISPAGNA: “IL MIO CUPCAKE DI NATALE”Pan di spagna

 

 

Aroma all’arancia homemade


Beh quando riesco a trovare gli agrumi biologici e non trattati non mi ferma neanche l’esame imminente! Anzi vi dirò di più, si fa talmente in fretta questo aroma che l’ho preparato durante una pausa-studio, è stata breve davvero!!! Pensate che era iniziata per prendermi una bella spremuta e mi sono ricordata delle arance già raccolte da una settimana!

Le modalità sono le stesse dell’Aroma al limone postato qualche giorno fa, l’avete visto vero? Correte se non l’avete fatto! Ho ancora il frigo che profuma in un modo speciale!

Anche questo si può utilizzare per profumare preparazioni dolci ogni volta si richiederà la scorza dell’arancio, quindi anche epr aromatizzare creme, impasti e lievitati come il panettone o la veneziana o la colomba per esempio!

Quindi anche per l’aroma all’arancia….

basta con le fialette!

aroma fresco arancia luxus (1)

5 arancie biologiche non trattate (40g)
circa 60g zucchero vanigliato (si vede la stecca di vaniglia nel barattolo)
1 vasetto da ca 100ml
1 grattugia

Quindi si ricavano le zeste dalle arance ben lavate e asciugate

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e si iniziano ad alternare strati di arancia e di zucchero, completando con lo zucchero e pressando un pochino tra uno e l’altro: così è come si presenta appena finito. Conservatelo in frigo.
Come vedete però gli strati più bassi già iniziano a uniformarsi da subito 🙂

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e guardate qui, dopo neanche mezz’ora!!

Che ne dite di aggiungere anche questo nel cesto dei regali di Natale?

aroma fresco arancia luxus (1)

e con il succo?

Vi potete bere una buona e ricca spremuta (è più facile che bere il succo del limone :D) o potreste cimentarvi in questa tortina decorata all’arancia e crema di ricotta per esempio!

Con questa ricetta partecipo al contest di Lu.C.I.A.

Aroma al limone homemade


Ho già postato questo squisitoAroma di agrumi homemade di Luxus tempo fa, ma questa volta ve lo propongo come valido regalo di Natale per chi ami cucinare dolci tra i vostri amici, conoscenti, parenti!

E’ comodissimo, si mantiene tanti mesi in frigorifero ed è sempre pronto per poter profumare dai pan di spagna, alle creme, ai ciambelloni, ai lievitati, crostate e biscotti! Io lo trovo molto pratico perchè purtroppo non ho alberi di limone e visto che usare limoni biologici non trattati è l’ideale lì dove si richiedono zeste di limone ecco trovata la soluzione!
Così l’altra settimana tornando da Viterbo mi sono fermata al chioschetto che incontriamo sempre per strada e ho preso dei limoni non trattati pensando proprio a questo aroma, che purtroppo avevo terminato! Ma anche per fortuna così ho potuto mostrarvelo di nuovo e posso ricordarvi:

Basta con le fialette!

aroma limone luxus natale scritte (5)

questa volta ho usato :
scorza di 4 limoni non trattati
zucchero semolato
1 vasetto da 80/100g (?) non mi ricordo
grattugia

si grattugia la scorza del limone

aroma limone fresca luxus (5)e si alterna di strato in strato con quello di zucchero semolato, pressando un pochino con un cucchiainoaroma limone fresca luxus (8)

fino ad arrivare al bordo terminando con lo zucchero. Dopo qualche ora già si vedrà che lo zucchero avrà preso un colore giallo, dato dal rilascio degli aromi essenziali delle zeste! Non vi dico che profumo!!!!

Conservatelo in frigorifero; un cucchiaino per ogni 500ml di crema e meno per le frolle o i pds, darà un tocco davvero speciale e naturale al vostro dolce!

Cosa fare con il succo?

ricette dolci:
Torta spumosa al limone
Lemon meringue pie
Treccia e brioche ripiene con crema al limone
Biondina con crema al limone senza latte

ricette salate:
Nuggets di pollo golosissimi e “quasi light” 😉
Polpettine al limone

Eccolo pronto da regalare

aroma limone luxus natale scritte (4)

partecipo al contest di Lucia

e a quell odi Crema e panna

Frosting all’italiana: bianco, al cocco, al caffè e al cioccolato


Che dire, un pass par tout per i miei dolci, soprattutto per quelli decorati con la pasta di zucchero, infatti funge da ottimo “collante”, come è giusto che un frosting faccia, ma è buonissima anche per decorare cupcakes e farcire torte!

Diversamente dalla classica crema al burro utilizzata per lo stesso scopo, qui  il burro non c’è, il risultato? Non stucca, non è troppo dolce e si gestisce perfettamente!

Ringrazio ovviamente Zeta per questa sua ricetta, inventata per la festa della sua principessa in un caldo luglio avendo bisogno di una crema che si mantenesse in forma nonostante le temperature, il tutto dopo averla fatta rassodare cmq in frigo!

Per ricoprire 15 cupcakes e farne il “ricciolo”

200g panna vegetale zuccherata fredda di frigo
80g philadelphia o formaggio spalmabile equivalente
50g zucchero a velo setacciato
aromi a piacere: vaniglia,

Nella planetaria si mescolano insieme tutti gli ingredienti per 3-4 minuti, finchè non diventa “spumosa”, liscia ed omogenea.

Al cocco:
ho aggiunto 2 cucchiai di cocco rapè all’inizio e ho montato insieme agli altri ingredienti

Al cioccolato:
si fanno sciogliere 100g di cioccolato fondente nella panna calda e si fa freddare; una volta fredda la ganache si unisce agli altri ingredienti per montarla.

al caffè
ho scaldato un bicchierino di panna e ho aggiunto 2 cucchiaini di caffè solubile, ho lasciato freddare e poi ho proseguito come sopra.

L’ho utilizzato anche per la mia torta di Laurea

per quella di Monica

per il quadro di frutta per Daniela

ma anche come base per la pdz, nella mia torta fragoline

insomma si può usare per moltissime preparazioni!