La focaccia pugliese….di Spanishcook!


E’ tanto che sto cercando la ricetta e soprattutto di imparare a fare una focaccia di quelle che si sciolgono in bocca….di quelle che nel morderle quasi rimane un velo sui denti per la sua morbidezza…. che meraviglia ragazzi!!! Ebbene, quella di Raffaele è quasi di quelle!!! Ero così felice ieri quando la vedevo gonfiarsi…e i pomodorini affondare nella pasta….e poi quando l’ho sfornata…e soprattutto quando l’ho assaggiata…mentre la cucina e tutta casa era avvolta da un profumo inebriante,,,da far girare la testa!!!!! 

Poolish con 50g latte, 50g farina. 30g pm

320g farina, (metà per pizze + metà semola gd)
230g latte (di cui ca 60g di acqua xk avevo finito il latte 😦 )
50g pm
30g fiocchi di patate,
6g sale,
250g pomodorini tagliati a metà
origano
olio evo qb
Alle 19 ho preparato un poolish denso con 50g latte ,30g pm, 50 g di farina per pizze, fino  al raddoppio(ci ha messo 3h)

alle 22:30 ca, ho incorporato il poolish a metà latte e acqua freddi nel ken e ho mescolato bene, ho aggiunto la farina, la pm e il resto del latte, i fiocchi,il sale e un filo d’olio. E ho lasciato incordare, ci ha messo pochissimo! Poi ho impasatto un po’ a mano.

L’impasto deve essere facilmente rigirabile con il cucchiaio eventualmente aggiungere poco latte tiepido. Girare molto, 200 volte, non scherzo, una volta contai.

Ho coperto con la pellicola, e lasciato lievitare tutta la notte.

La mattina alle 8,30 ho oliato abbondantemente la teglia (la mia da 28cm), ci ho messo l’impasto, steso con molta facilità, allargandolo piano piano con le mani per non stressarlo J

(in realtà Raffaele aveva versato l’impasto, xk che era di consistenza semi liquida)

ho aggiunto i pomodorini , l’origano, salato e oliato. Lasciato lievitare coperto con pellicola.

Alle 12h, ho infornato nel piano più basso per 25 minuti, all’inizio a 250°C ventilato e poi statico per gli ultimi 10 minuti ….è morbidissima!! E che sapore!!!

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Ringrazio ancora Raffaele/Spanishcook per questa fantastica ricetta e perché mi sta aiutando a trovare quella “che dico io”, quella dal sapore che ho assaggiato ad una fiera, si scioglieva in bocca!

Pane tipo “Altamura” tutta semola…


Eccolo l’ultimo esperimento, e quando si parla di sola semola non si può dire altrimenti, perchè è sempre un rischio, specialmente per chi non ha mai visto effettivamente con i propri occhi come si manovra questa farina, se non si è mai sentita la consistenza che deve ottenere l’impasto e soprattutto direi…..se non si è siciliani o pugliesi!!!! e Scusate se è poco!!!

Tutto questo (hihi) quindi per giustificare la semiriuscita di questo pane seguendo la ricetta di nonno claudio di cook: dal sapore unico, stratosferico, diverso da tutti gli altri, SAPORITO, insomma, buonissimo! peccato che a mio parere non è cresciuto molto, e per questo devo ancora imparare bene ad indovinare il punto coincidente  lievitazione e maturazione della farina….ma solo l’esperienza mi può aiutare, anche perchè mi ero scordata anche la pallina galleggiante! :8

Ma andiamo al pane, abbiamo detto tipo Atamura, e come minimo ho usato la semola di grano duro presa al mulino pugliese quest’estate, certo anche l’acqua ha una grandissima importanza, oltre alla lavorazione, ma quelle erano autoctone 😀 e poi non sono una panettiera in un forno ad Altamura, dove questo ha ottenuto la denominazione DOP!!

Ecco la ricetta per una superpagnottona da oltre 1,8 kg!!! E io ho diviso l’impasto prima dell’ultima lievitazione di 8h (io di 7h) in cestino.

come suggerito da claudio, ho seguito il disciplinare quindi ho seguito queste proporzioni

  • rispetto al quantitativo di semola rimacinata di grano duro usata,
    20% di pasta madre,
    60 % di acqua
    ed infine 2 % di sale.

io ho messo anche un cucchiaino di malto x farlo colorare di più 🙂

  • altra cosa, la Pasta madre, è bene che sia rinfrescata 3 volte di seguito per rinforzarla, quindi seguire queste indicazioni:
    1° rinfresco 30 gr. di pasta madre, 30 gr. di semola, 15 gr. di acqua
    2° rinfresco 50 gr. dal cuore del primo rinfresco, 50 gr. di semola, 25 gr. di acqua
    3° rinfresco 100 gr. dal cuore del secondo rinfresco, 100 gr. di semola, 50 gr. di acqua
  • SONO INDICAZIONI DI ORARIO PER POTER CUOCERE IL PANE LA MATTINA PRESTO E POTERLO MANGIARE LA SERA DELLA COTTURA/IL GIORNO DOPO, ricordate che il pane di semola a lievitaz naturale acquista in sapore e giusta consistenza con il passare del tempoquindi iniziare a rinfrescare la pm la mattina intorno alle 8 la prima volta, in modo da arrivare la sera verso le 21 ad avere un lievito pronto
  • Farina di semola di grano duro rimacinata: 1 chilogrammo
    Pasta madre 200 grammi 20%
    Acqua 600 grammi 60%
    Sale20 grammi 2%
    impastare tutto a mano o in planetaria (io con Robin :D) sciogliendo la pm in metà acqua, aggiungere poi alternando acqua e semola fino a finirle, a metà lavorazione aggiungere il sale, finire di impastare a mano, per rendere l’impasto liscio e far inglobare l’aria, anche xk l’impasto VA SENTITO CON MANO!!

I più esperti sapranno che le farine e le semole hanno una forza ed un grado di assorbimento dei liquidi tra i più diversi, per cui l’indicazione della grammatura dell’acqua, pur sufficientemente indicativa, va sempre verificata sul campo; l’importante è che l’impasto finale sia liscio ed omogeneo (nota di claudio)

  1. h 21.30- , prendere l’impasto e farlo riposare per 1h in una ciotola con pellicola, lontano da correnti d’aria (1° riposo)
  2. h. 22.30- dopo 1h, fare due pieghe a 3 al l’impasto (quelle a libro), aspettare ancora 1h (2° riposo)
  3. h.23,30 passata la seconda ora dall’inizio, ripetere il punto 2 compreso il riposo di 1h (3° riposo)
  4. h.00,30- dopo la 3° ora dall’inizio riprendere l’impasto, io qui ho diviso in 2 pagnotte,  appiattirlo un pochettino e portare i 4 lembi laterali, tirandoli appena, verso il centro e tornire,
  5. formare la palla e mettere in cestino con un telo infarinato e mettere l’impasto con la chiusura verso l’alto e far lievitare x 8h. (circa dalle 00,30 alle 7)
  6. la mattina, a forno caldo al massimo, infornare il pane dopo averlo rigirato su una teglia con un filo d’olio

Se l’impasto si siede un po’ e la sua forma non ci soddisfa completamente, possiamo tranquillamente aggiustarlo dandogli con le mani una forma più tondeggiante e un po’ più sostenuta.
E’ giunto il momento di praticare dei tagli superficiali che aiutino la lievitazione e allo stesso tempo
abbelliscano la nostra pagnotta; personalmente incido un quadrato al centro, per poi prolungare le incisioni dai vertici del quadrato fino alla base; ma ognuno può dare sfogo alla propria fantasia come meglio crede, facendo tagli a croce, obliqui e così via.

infornare quindi e abbassare subito a 200°C statico , e cuocere per 60 min (io 50 min) gli ultimi 10 dei quali ventilato x far asciugare la crosta, e in cottura umidificare il forno con un pentolino d’acqua sul fondo.

Linda suggerisce di usare il Forno ventilato da metà cottura in poi.
Far freddare su una griglia e mangiare l’indomani!

come scritto sopra, il sapore era ottimo, davvero unico, ma non è cresciuto molto, è rimasto un po’ compatto e in fine pesante, ma lo riporverò, magari con metà dose!

 quanto mi piacciono sti tagli!! :D:D

 pronta a leggere i vostri commenti e suggerimenti!

Tutto grano duro e tagli!!


 

Altro pane con la farina di grano duro, interamente di quella, tranne il poolish preparato con la farina x pizza Farchioni, seguendo  ricetta e metodo di spanishcook; Un sapore decisamente buono, e anche per l’aspetto mi sono dilettata parecchio 🙂

Poolish con 20g di pm e 70g di acqua e 70g farina x pizze farchioni, lasciato triplicare (mi pare circa 3h)

impasto con 630g farina gd del mulino versata nel ken mano a mano con 370g di acqua (forse qualcosa in più)con 1 cucchiaino di malto mescolato insieme, poi ad impasto semi incordato, quando avevo ancora farina però da aggiungere, ho aggiunto il poolish e dopo un po’ i 14g di sale, ho fatto incordare bene,
riposo di 15 minuti e 1°piega, riposo 1h30 e 2° piega e messo in frigo in una ciotola a chiusura ermetica con un filo d’olio.
riposo in frigo per circa 16h,
3°piega, riposo di 1h30 e 4° e ultima piega. riposo 20 minuti e ho formato seguendo più o meno la tecnica di Jeff Hamelman (cercare su google formatura/shaping loaf hamelman)

messo in cestino con un panno di cotone infarinato e coperto per circa 3h – ho riapplicato la tecnica della pallina galleggiante e mi è sembrato corrispondere al punto giusto. (primo ho testato l’impasto e poi sono andata a sbirciare la pallina) 
Tagli con il nuovo taglierino (in profumeria la lametta di barba, incastrata poi in una mezza cannuccia di bambù) homemade non c’è che dire, tagli molto più netti e precisi! mi sono talmente fomentata a vedere i video su youtube che non potrevo non crearmi questo bisturi della panificazione! 😀
Avrò da divertirmi!!

sfornato 🙂

e la fetta

nicodvb dice che non è cresciuto molto per via della farina, il gd, a maggior ragione se puro, non è molto estensibile!
ma nel complesso sono soddisfatta, e l’idea di fare due filoncini da 500g ca l’uno non mi è dispiaciuto affatto, anche più gestibili i tempi di cottura, anche se devo studiare meglio la temperatura….

il peso si è ridotto di circa il 9%

Cenetta di (quasi) fine estate a casa mia


Beh, sono mesi che veniamo invitati da Valerietta e Riccardo, e era giunta finalmente l’ora di sfruttare le ferie dei miei….indi….casa libera per poterli ospitare! Ce l’abbiamo messa tutta per essere ospitali e far trascorrere una bella serata ai nostri amichetti di abbuffate….e non solo dai (che sennò pare brutto ;))  ed essere all’altezza della loro accoglienza :D:D:D
Quindi i Rari si sono messi all’opera e tornati da poco dalla vacanza in Salento abbiamo deciso di portare un po’ di salento in questa cena, ed ecco il menù…

quindi seguendo l’ordine:

Antipasto finger food con:
friselline con pomodorini
taralli leccesi e olive sicule
rotolini di mortadella e ricotta
olive sicule e pomodori secchi
(x i prodotti di stagione e
perchè sono state FATTE  dall’inizio alla fine,
anche la sfoglia da Raro!)
L’orto mollicoso
con le mie Verdure con la mollichella
…il tutto innaffiato con…
Novementi
2010
della cantina Menhir

e infine Ginja
vino liquoroso portoghese alle ciliegie
per accompagnare la crostata con melone e visciole

GRAZIEEEEEEEEE!!!

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Pane “S” con farina gd del mulino


Ecco l’ultima creazione di sabato, per la cena con i Minnetti che posterò a breve, con farina di grano duro del mulino, poca manitoba e il resto farina 0
320gr acqua (utilizzati nella autolisi sbagliata, visto che ho messo anche i 70 gr di pm subito, invece di far aspettare il tempo dell’autolisi), 10g di sale, 1 cucchiaino di malto d’orzo e olio per le pieghe, passaggio in frigo per 5h dopo 3h di lievitazione fuori frigo e altre 2 a t.a. in cestino arrotolato a filoncino

peso finale 700g

la prossima volta proverò con farine più deboli come suggerito da nicodvb, quindi gd e 00, vediamo se riesco ad ottenere un’alveolatura più larga 😉

Pagnottina dal profumo del Salento!


 

Eccomiiiiiii tornata alla riscossa, dopo una pausa “panificatoria”, oltre al fatto di eesser stata proprio poco a casa e avere orari impossibili per preapare pane, FACEVA CALDO per accendere il forno!!! Mica è da sottovalutare!!!
Comunque tornata dalla puglia con 6kg di farina di grano duro del mulino (Uggiano la Chiesa-Lecce) , purtroppo con macinazione non a pietra, vabè…ieri ho preparato una pagnottina da 700g, sempre partendo dalla ricetta del pane bianco al farro di *sandra*


impastato con il ken 😀

ore 10, solita autolisi di 45 minuti con 300g di acqua,
480g di farine (metà manitoba 0 e metà grano duro del mulino)

dopo il riposo ho impastato con l’aggiunta di 70g di pm rinfrescata da poco,
10g di sale, circa 20/30gr di acqua freddina

ho fatto due giri di pieghe e messo a lievitare in un contenitore ermetico di plastica, dopo un paio d’ore l’ho ripreso e ripiegato, ancora dopo qualche ora, fino ad arrivare alle 17 quando ho pirlato e messo in cestino (visto che era grandicello l’ho ristretto mettendo un canovaccio all’interno restringendo il diametro 😉

in quel momento (ultima lievitazione) ho preso una pallina di impasto grande come una noce e l’ho messa in un bicchiere di acqua, che l’ha accolta facendola andare sul fondo. Nel momento in cui la pallina sale a galla vuol dire che l’impasto è pronto per essere infornato, perchè segna il punto di maturazione (praticamente la pallina nel bicchiere sale a galla perchè ha finito l’anidride carbonica e quindi l’impasto non cresce più).

Quindi ho acceso il forno al massimo e ho infornato su una teglia con carta forno e un pentolino con 2 dita di acqua fredda sulla base, ho abbassato a 230° e poi a 200 e 180 per un totale di un’oretta!
appena sfornato suonava che era una meraviglia, un profumo che non vi dico e l’ho tagliato oggi a pranzo 😉

che poi a dirla tutta, c’è stata pausa da pane, ma ho rifatto la pizza di bonci, i pangoccioli di Tami, ma con in più 100g di ricotta di pecora e dei nodini! 😉