Il pane dell’anno!!! (finora)


Sììììììììììììììììì ce l’ho fattaaaaaaaaaaaa!!!! Ho fatto un pane buonissimooooooooo! Leggerissimooooo!!! Dolceeeeeeeeee! Morbidooooooooooo!

E cosa ancora più importante? è STATO APPROVATO ANCHE DA PAPà!!! HA SUPERATO LA PROVA!!!

 Quanno ce v’ ce vo’!!!!

Ho messo in pratica gli ultimi suggerimenti: poolish, POCA pasta madre, impasto molto lungo, frigo e cottura a freddo: vincente!!!

poolish
40g di pm (o 4g lievito di birra fresco)
50g acqua
50g farina Tre Mulini per pizza

impasto
440g farina Tre Mulini per pizze
100g Farina di farro integrale
300g acqua
1 cucchiaino di malto d’orzo
1 cucchiaino di sale
olio

verso le 15 ho preparato il poolish e ho lasciato triplicare di volume (ca 5h), verso alle 20.15 ho preparato l’autolisi con tutta la farina e tutta l’acqua prevista dall’impasto, mescolando i due ingredienti per iniziare l’incordatura e ho lasciato riposare coperto.
alle 21 ho aggiunto il poolish con il malto e ho mandato l’impastatrice a velocità minima, il sale,il tutto per 20 minuti, con scatti più veloci sporadici e ho lasciato poi riposare 30 minuti coperto con cellophan.
alle 21.50 ho ripreso ad impastare altri 10 minuti alternando velocità minima e scatti veloci. Ho portato l’impasto sul piano appena infarinato e ho fatto una piega a 3 e poi a 2 (come per la pasta sfoglia) e ho pirlato appena; ho lasciato riposare una 40ina di minuti e ho ripetuto l’operazione, stavolta con il piano untato d’olio, ho fatto la prova velo e ci sono riuscita (niente foto però, credetemi :D).
E’ stato fantastico notare la differenza della pasta appena uscita dalla macchina e dopo i vari riposi, è diventata liscissima in superficie!

Ho lasciato stare per un’altra mezz’oretta e poi ho messo il tutto in un contenitore ermetico e poi in frigo.
La mattina dopo, alle 7 ho portato l’impasto a temperatura ambiente
alle 8 ho formato il filone, l’ho posto sulla teglia infarinata di semola e ho unto la superficie con l’olio per non farla seccare. Il mio obiettivo era quello di far partire la cottura automatica, quindi cottura a freddo, dopo 4h e mezza, perchè sarei tornata troppo tardi (per me) ma qualcosa è andato storto per cui il forno non si è acceso.
alle 14, appena tornata, invece di mangiare il pane caldo e di sentirne il profumo per casa, ho acceso il forno a 230°C con il pane già dentro, lievitato a puntino, ho fatto un taglio longitudinale e ho fatto cuocere per circa 45 minuti.

Risultato OTTIMO!!!!

Filone (quasi sciapo) con prova velo


Beh, ero talmente entusiasta della sofficità della Treccia soffice ai tre cioccolati ottenuta con la prova del velo, che non ho resistito dal provarla anche per il pane della settimana!

Stavolta sono andata incontro a papà per farlo più sciapo riducendo di parecchio il sale, lui è abituato al pane toscano, o a quello di Terni, entrambi sciapi, ma io mi sono un po’ stufata e così ultimamente cercavo di dare uno sprint maggiore.

D’altronde il pane toscano è così sciapo per il fatto che si mangia con salumi, affettati piuttosto grassi, saporiti e speziati!!! Ma non è che stiamo sempre a mangiare salsicce di cinghiale, finocchione e quant’altro!! grrr

Ma torniamo al pane col velo, o quasi….nel senso che mi ci sono avvicinata moltissimo, ma ho sempre paura di strappare e scordare (perdere l’incordatura) tutto così ad un certo punto mi son fermata!

ingredienti:

500g farina tre mulini pizze,
350gacqua,
150g pm (metà dell’ultimo rinfresco e metà del rinfresco con una votla e mezzo di farina dal frigo)
6g sale,
1cucchiaino malto,
1 giro d’olio alla fine

Ho fatto l’autolisi con acqua e farina ben mescolate quasi incordate tra loro (40 minuti) poi ho aggiunto la pm spezzettata con le mani, il malto ho fatto girare ancora, poi ho aggiunto il cucchiaino di sale e ho fatto lavorare per 30 minuti alternando velocità minima e vel. 2-3 per pochi istanti.

Ho fatto riposare con l’olio, coperto per una 20ina di minuti e poi ho rimandato il ken a velocità alta per qualche giro.

Ho fatto una piega a 3, poi a 2 e ho messo a lievitare in un contenitore ermetico e nel giro di pochissimo (1h) già cresceva, e quando è più che raddoppiato (dopo 3h e mezza circa)- usciva dalla ciotola sembrando un panettone!!!)

così sul piano infarinato appena di semola l’ho fatto scendere e ho appena allargato per poterlo formare: ho riportato gli angoli verso l’interno(formando una sorta di triangolo) e poi ho iniziato ad arrotolare, riportando i lati verso l’interno per mantenere la stessa larghezza, formato un serpentone l’ho messo su carta da forno infarinata e nello stampo da plumcake; con la chiusura verso il basso (tendenzialmente, xk arrotolandolo si è un po’ spostata) e che NON ho rivoltato sulla teglia.

Al raddoppio (dopo altre 3h ca)

ho infornato a forno caldo a 180°C e aumentato subito a 250°C per poi calare a 200°C di nuovo – pare che così cresca meglio—

ed eccolo appena sfornato, piuttosto leggero – ha perso circa il 12% di peso 😀

Qui di sotto aggiungo delle note utili per me, ma spero anche lo siano per altri!

Ho lavorato l’impasto a lungo (rispetto al solito) per 30 minuti, [Nico dice che va fatto per poter far sviluppare tutto il glutine!] poi pausa di 20 minuti e poi altri pochi a velocità molto alta x sbatacchiarlo contro la ciotola per avvicinarmi al velo.

Ho fatto e cotto il pane in giornata, nel giro di 8h – ultimamente usavo il frigo, ma il sapore acido era dovuto ad un’eccessiva quantità di lievito per le tante ore di fermentazione.

nei giorni precedenti ho fatto rinfreschi rinforzanti per addolcire la pm!

Treccia soffice ai 3 cioccolati!


Frutto di un cucinare insieme con le balconcine, grazie a martyso  per averla segnalata e alle raccomandazioni e ai consigli dei miei amici panificatori di cook sono riuscita a fare una treccia davvero buona! Soffice e “cotonata”! Quanto mi sono divertita, sono orgogliosissima del risultato!

La ricetta originale è quella di Sara Papa, ma senza frigo e con 150 g di pm e 50 di zucchero.

Stavolta la mia pasta madre ha dato il meglio di sè! si vede quanto è soffice? 🙂

100g pm pimpante
200g latte
470g farina (io poco meno di metà tre mulni per pizze, poco meno di metà di Grandi molini italiani per pizze e 1 cucchiaio di monitoba)
1 uovo
80g di zucchero
7g sale
90g burro morbido ma non troppo

Ho sciolto la pm in 190g latte, impastato poi con 460g farina
Aggiunti 80g di zucchero subito dopo 1 uovo e 10g di farina e il sale. Aggiunto poi in pezzetti piccoli il burro a t.a., 1/3 del totale per volta,senza aggiungerne altro prima che fosse assorbito ql prima.

Ho ribaltato l’impasto ad ogni terzo di burro (quindi ho fermato la macchina, tolto il gancio, ribaltato e riagganciato), mandato a vel 1, poi ho aumentato tanto la velocità per far venire il velo (importantissimo e prova di incordatura riuscita, per una perfetta riuscita della mollica, morbida, soffice, cotonata e pettinata) che però non veniva, l’ho sbattuto/impastato sul piano, ha riposato 15minuti, credevo di smettere di impastare, ma pichi ha visto il non-velo (l’impasto si strappava) e mi ha suggerito di aggiungere un goccino di latte rimettere in planetaria velocemente e ci sono riuscita! Si fa la prova prendendo con le dita unte i lembi dell’impasto per non farlo strappare.

qui la differenza delle prove velo:

e dell’impasto prima e dopo aver ottenuto il velo, molto più liscio e lucido dopo:


Ho lasciato riposare 2h a t.a.e messo l’impasto in frigo (per 8h). La mattina dopo (c’è chi ha formato prima del frigo e lasciato la treccia in frigo)  ho tirato fuori, lasciato un’oretta e formato la treccia stendendo la pasta a mezzo cm, per ogni rotolo ho messo ciocco bianco, al latte e fondente grattugiati e chiuso i lembi delle strisce con albume spennellato. 😛


ha lievitato fino al raddoppio 5h a 27°C (che bomba sexy!!!)

ho infornato a forno statico a 170°C per 35-40 minuti, aumentava sempre di più in forno!!!

eccola tagliata! in tutta la sua morbidezza! Vedete i tre cioccolati? 

Scusate per le tante foto ma sono così orgogliosa di questa treccia!! Ne ho fatte altre in passato, ma nessuna era venuta tanto cotonata, forse proprio per la mancanza del velo! Insomma, più simile alla colomba che alle altre trecce, e infatti ottenni il velo, tutto tornaaaaaaa!

Devo però aggiungere una postilla: il giorno stesso la treccia era così come ve l’ho mostrata, ma nei due giorni successivi si sta compattando un po’, così mi hanno consigliato di congelarla a fettine e tirarla fuori un po’ prima di quando la si vuol mangiare per  mantenere tutta la sua morbidezza!

Ecco le altre trecce brioche

Treccia alla nutella, treccia russa, brioche con crema al limone e mele,  Angelica.


Tortagel? Sì, homemade!


Ero convinta di averlo a casa e invece no. Avevo però della gelatina in fogli e in polvere, così mi sono messa a cercare un modo per utilizzarla, quando invece….ho trovato in giro per la rete diversi modi per fare la gelatina per lucidare la frutta delle crostate di frutta, direttamente io stessa, e lo spunto principale viene da Cook e da Francesco82 e dalla sua bavarese al limone!

è semplicissimo, servono:

50ml acqua
35g zucchero
qualche goccia di limone
5g amido di mais (=maizena)

mettere sul fuoco un pentolino con tutti gli ingredienti, ho fatto raggiungere i 90°C senza mai smettere di mescolare, e ho spento il fuoco: aspettato un paio di minuti,diventerà più lucida,e ho spennellato la gelatina sulla frutta 🙂

Crostata con crema al latte e…petali di pesca!


Mmmmm che buona è venuta fuori questa crostata con le pesche che ho portato a casa di mia cugina sabato! Volevo portare qualcosa di semplice perchè non avevo molto tempo per preparare altro, così mi è venuta in mente una crostata, ma non volevo che fosse “banale” così ho voluto farla con la crema al latte e la frutta

Amo giocare con la frutta e ritagliarla pee creare dei disegni, delle forme tridimensionali.

Come preparare la crostata con le pesche senza uova ricetta

La frolla senza uova e burro

La base è quella dei biscottini rustici deliziosi, senza uova e burro 😉 cotta con il metodo della “cottura in bianco”, quindi ho steso l’impasto sottile nella teglia, forato, messo un foglio di carta forno e poi ho messo delle palline di argilla (o riso, o fagioli o ceci secchi, o sale), dopo 10 minuti ho lasciato solo la base della crostata senza uova in forno e dopo 5 minuti ho spento, quando era dorata in tutte le parti.

la crema al latte

300g latte

70g zucchero

20g farina e

20g amido di riso

200g di panna aggiunta da fredda sulla base

circa 3 pesche

Come creare i petali e come tagliare le pesche a fettine

Tagliate a fettine molto sottili, quasi sfoglie di un paio di millimetri, piegatele unendo due lembi o torcetele e disponetele sulla crema simulare petali.

Spennellare con gelatina – tortagel homemade o marmellata scaldata 😀

È sparita in un nanosecondo,che dite, sarà piaciuta?! 😀

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Torta a due piani e cupcakes con fiori e cuori per Mary e Gin


Eccomi qui, a raccontare di questa torta: per me una grande prova infatti ero di un’ansia e nervosismo che stranamente tra me e Raro ci siamo scambiati i ruoli: lui calmava me! Hehe!

La mamma della festeggiata mi fa avere un disegno della torta che Maria Vittoria vorrebbe: due piani ricoperti di pasta di zucchero rosa, e fiori e cuori con la scritta dei nomi suo e della sorellina (festeggiano lo stesso giorno, cariiiina questa coincidenza!) in fucsia.

Come ho detto ero molto in tensione, ci tenevo particolarmente che riuscisse bene e ovviamente non rovinare la festa alle due piccole grandi bimbe!

Torta per circa 35 persone

piano di sopra diam 15cm – 1kg e un po’
paino di sotto diam 25cm – 2,5 kg

sono due morette farcite con crema simil ferrero rocher e crema al latte rivestite con mmf rosa. Nella torta di sotto ho infilato 5 togo per sostenere la torta di sopra!

decorazioni in pdz, compresi i fiorellini.

E in più anche 35 cupcakes – 2kg

Decorati con il frosting all’italiana, metà bianco con qualche cucchiaio di cocco disidratato e metà al cioccolato, credo fossero da svenimento!

e decorati con i soggetti della torta

e Qui insieme alla festeggiata, rimasta a bocca aperta ed io felicissima della reazione! Hanno detto che era bellissima e buonissima, cosa potevo chiedere di più?

Auguri Maria Vittoria e Ginevra!