Panettone di Leonardo di Carlo con uvetta e cioccolato glassato!


Smetterò di postare panettoni? Che ci volete fare, mi sono sciolta quest’anno! Dopo la produzione doppia del 23 notte in effetti ho avuto bisogno di staccare un po’! E’ un po’ assurdo forse fare le 4 di notte per cuocere panettoni che si potrebbero comprare a 2€ al supermercato, anzi, prendere al volo visto che già ora li tirano dietro!!

di carlo ciocco (2)

Ma volete mettere la soddisfazione di crearli dal nulla, di plasmare le materie prime scelte con cura  e realizzarne uno (o tanti :D) da capo?! E soprattutto del profumo straordinario che inonda casa?!

di carlo ciocco

con cuoricini in stoffa cuciti a mano di ellerrequadro(.wordpress.com)

Per questa versione ringrazio le richieste di Sere, di Valeria e di Raro a cui non piacciono i canditi e che già che si poteva creare “su misura” desideravano un panettone con gocce di cioccolato!

Quindi partiamo di nuovo con le dosi per 1 panettone da 1kg o 2 da 500g

ingredienti primo impasto 

tantissima pazienza :D

100gr di acqua tiepida

60gr di zucchero vanigliato (zucchero semolato con bacche di vaniglia)

60gr di pm rinfrescata

200gr di farina W400 (io Manitoba Simec)

85gr di burro TEDESCO/ BAVARESE morbido ma non crema

3 tuorli di uovo a temperatura ambiente (partendo da uova intere che pesano tra 60-65g)

1 punta di bicarbonato

Come fare:

l’ideale è iniziare per le 18  così da lasciar lievitare tutta la notte. Si scioglie lo zucchero nell’acqua tiepida con la pm e si mette nell’impastatrice con la frusta a k al minimo, poi si aggiunge tutta la farina. Aumentare man mano la velocità per arrivare al 2 (con il ken) fino a quando l’impasto comincia a fare i “fili”,(come suggerisce Terry). Quindi si aggiunge il burro un pezzetto alla volta, aspettando sempre che sia assorbito il precedente prima di aggiungerne altro. Il burro è bene tirarlo fuori dal frigo circa 1-2h prima e tagliarlo a pezzetti

Ora si cambia la frusta a K e si mette il gancio.

Quindi una volta aggiunto tutto il burro e l’impasto è ben compatto e incordato ( se serve fate qualche ribaltamento facendo fare un giro secondo le ore dell’orologio “3, 9, 12″ prendendo l’impasto da sotto) e si stacca dai bordi della ciotola, si aggiungono i tuorli a temperatura ambiente,  uno alla volta e sempre aspettando che il primo sia assorbito e l’impasto sia incordato di nuovo prima di unire l’altro.

Terry consiglia di non trascurate questo particolare: ” è importante che da adesso in poi non perdiate più la corda dell’impasto”. Continuare a impastare finchè non diventa semilucido e riuscirà la prova velo, eventualmente unire goccia a goccia un po’ di acqua. Quindi fare la prova velo ungendosi le mani con olio di semi o burro. Arrotondare l’impasto e sistemarlo in una ciotola capiente pulita, dentro una busta di cellophan, dovrà TRIPLICARE di volume.

panettone di carlo 20.12

13h dopo…panettone di carlo 20.12.2012 (18)

Fondamentale perchè triplichi in tempi “umani”, quindi durante la notte, è mantenere la temperatura costante che si aggira tra i 28 e i 31°. Visto che io non posso dissociare la lucina del forno dalla ventilazione faccio così: apro lo sportello del forno grazie e cui si accende la lucina, metto un pentolino con un litro di acqua bollente, metto la ciotola con l’impasto dentro il cellophan e chiudo lo sportello mettendo nella fessura una copertina di pile che faccia da spessore. Faccio in modo che la copertina crei le condizioni per far tenere la lucina accesa e la sistemo bene ai lati per non far passare gli spifferi!

Quando procede tutto per il meglio ci vogliono 45 minuti, altrimenti si arriva a 1h5 minuti.

Preparate intanto il miele aromatizzato con l’estratto di vaniglia, i semi di vaniglia e la cremina all’arancia, secondo le quantità descritte sotto, tra gli ingredienti del 2° impasto.

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Mettete anche a mollo l’uvetta in acqua calda e liquore a scelta (o anche alcool puro).

Ingredienti per il secondo impasto:

tantissima pazienza, pure qui :D

75gr di farina w400 (per me manitoba Simec)

20gr di miele di acacia

60gr di zucchero vanigliato

3 tuorli (partendo da uova intere tra i 60 e 65gr)

125gr di burro tedesco/bavarese morbido

4gr di sale

5gr di acqua (più circa 10gr facoltativi, solo se necessari)

150gr di uvette

125g di gocce/pepite di cioccolato fondente

25gr di cremina di arancia e 1 cucchiaino aroma arancia

I semi di una bacca di vaniglia

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Come fare:

Stando a temperatura controllata fino a questo momento, ho messo l’impasto in frigo per una mezz’oretta (o freeezer poer 10 minuti) per accelerare l’incordatura! Sarebbe meglio che la temp interna stesse sui 25°C io così facendo l’ho portata a 23°C.

Sbattere con una forchetta la metà dei tuorli con tutto lo zucchero, l’altra metà la tengo da parte; dividiamo il burro a tocchetti. Quindi riprendere l’impasto ormai gonfio al bordo della ciotola, rimetterlo nel ken e riavviarlo a velocità minima per farlo rincordare; anche qui vi riporto il consiglio utilissimo di Terry di inserire gli ingredienti un cucchiaino alla volta, questo è fondamentale per non far perdere l’agognata incordatura!!! Quindi aumentando piano piano la velocità fino al 2 aggiungiamo 2/3 della farina a disposizione (quindi 40g) e lasciamo che sia assorbita, uniamo un cucchiaino alla volta il miele aromatizzato, poi il mix di metà tuorli e tutto lo zucchero, ribaltiamo come sopra e iniziamo ad aggiungere un tocchettino di burro alla volta; il resto della farina (ormai 20g) e anche la restante parte di tuorli, uno alla volta aspettando che sia assorbito la precedente porzione.

panettone di carlo 20.124

Siamo quasi alla fine! Aggiungete un altro po’ di pazienza e ci siamo!

Quindi sciogliere i 4g di sale in un cucchiaino (5gr) di acqua calda e unirli all’impasto sempre con il ken in funzione. A questo punto fate la prova velo e verificate se serve o meno aggiungere altra acqua, ma goccia a goccia, l’impasto non si deve rismollare! Ribaltare l’impasto.

Ora è il momento dell’uvetta e delle pepite o gocce di cioccolato, strizzare per bene l’uvetta e asciugare e spolverare entrambi con pochissima farina, aggiungere in più volte facendo girare il ken al minimo x 4 secondi, ribaltare e continuare fino ad esaurimento (degli ingredienti, non vostro!! :D)

panettone di carlo ciocco

A questo punto portate l’impasto sul piano di lavoro e fate qualche piega al centro e/o a portafogli e una leggera pirlatura (formate una palla), lasciate riposare a 28°ca per un’oretta, riprendete l’impasto rifate le pieghe e pirlate di nuovo e fate riposare 45minuti, *infine stendete un rettangolo stretto e lungo, arrotolate verso di voi, ruotate di 90° e arrotolate ancora (incartate) e fate l’ultima pirlatura per formare una bella palla stretta da metter nel pirottino.

*Se volete dividere l’impasto in stampi da 500g dovete fare la pezzatura prima di incartare.

E ora seconda fase di lunga pazienza, adottando la stessa tecnica della prima lievitazione mettete al calduccio i vostri panettoni, magari mettendo una teglietta sotto i pirottini. Anche qui ci vorrebbero minimo 6h, massimo non si sa, perchè dipende dall’umidità presente ecc; questa volta a me ci sono volute buone 12h, purtroppo non avevo lasciato una camera di lievitazione adeguata, la temp si era abbassata compromettendo la lievitazione e quindi ALLUNGANDO i tempi, sigh

panettone di carlo 20.126

Lasciar lievitare fin quando è arrivato con la parte alta della cupola al bordo, ma c’è chi dice che deve superarla, chi invece che può stare sotto, io in genere cerco di farla arrivare al bordo.
Mettere l’impasto in frigo (o fuori dal balcone se è freddo :D ) per 15 minuti per far formare la pellicina: si può decidere di infornare così, di fare una croce o di fare una croce e sollevarne le “orecchie” per farne la “scarpatura” vale a dire sollevare i triangoli formati ritagliandoli a filo con il taglierino, spennellare con poco burro fuso e freddato e ripiegare i triangoli.

panettone di carlo 20.127

Alcuni li ho scarpati e orecchiati, altri li ho lasciati intonsi per avere una cupola liscia da poter glassare!

Infornare a freddo impostando il termostato a 165°C. La pezzatura da 1kg vorrà 50minuti di cottura, quella da 500g 40 minuti. Se avete un termometro con la sondina assicuratevi che l’interno raggiunga una temperatura di 93-95°C.

Se si fanno più dosi o più pezzature ovviamente a freddo si infornerà solo il primo, ma il risultato non cambierà ;)

Non è ancora finita, ma siamo davvero alla fine, giuro non demordete proprio ora!

Preparatevi dei ferri da maglia o spiedi e appena il panettone è cotto infilzateli il più vicino possibile alla base, e appoggiate i panettoni al rovescio sui due estremi, su ripiani allo stesso livello. Questo permetterà al panettone di diffondere tutti gli aromi e di riequilibrare il burro per tutta la mollica visto che freddandosi tenderebbe a depositarsi sul fondo appesantendo il dolce ottenuto con tanta fatica!

L’ideale sarebbe ottenere anche una cupolotta, ma vi assicuro che anche se la cupola non viene il SAPORE SARà STRAORDINARIAMENTE BUONO!!!

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Per la glassa:

200g cioccolato fondente
120g panna fresca
1 cucchiaio di liquore a piacere

scaldare la panna e farla arrivare a bollore, unire il cioccolato tritato e far sciogliere, unire anche il liquore e far freddare fino a portarlo a 30°C (fate la prova sul cucchiaio: se scivola lentamente è pronto per glassare 🙂

panettone di carlo 20.128

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Altra informazione importante da sapere: per gustare al meglio tutti i sapori è bene conservare il panettone in un sacchetto di cellophan spruzzato con un paio di spruzzi di alcool a 95°C(quello dei liquori) e chiuderlo. L’ideale è aprirlo dopo minimo 2-3gg, i vari sapori e profumi si diffonderanno e si assesteranno al meglio!

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l’interno di quello aperto il 25 a casa 😛

di carlo ciocco

Quest’anno mi sa che a casa i panettoni non avanzeranno….persino papà mi ha detto quanto gli siano piaciuti e fossero buoni! E so’ soddisfazioni!

Ps. La mia amica Chiara mi ha già ordinato le colombe dopo che il papà ha dichiarato che è stato il più buono mai mangiato e soprattutto è stato lui a dire a Chiara di voler assaggiare uno dei miei panettoni! 😀

buone feste!

Questa ricetta partecipa alla raccolta di Nicoletta di Bread and Butter

Profitteroles con squaglio di cioccolata calda


Un profitteroles che si rispetti deve avere la cioccolata calda fusa sopra, no? Questa è stata la richiesta di Zio per il suo compleanno al mio “dimmi che torta vuoi e ti dirò chi sei” 🙂

Direi che quest’anno ci è andata di lusso, considerando la dieta dell’anno scorso per cui mi sono dovuta inventare una tortina anticolesterolo, ve la ricordate? Qui 🙂

Così ho posto la domanda a Zio il 24, in previsione del festeggiamento consueto il 26, che mi ha risposto che voleva una torta cioccolatosa, magari un profiterole, se non fosse troppo complicato. Stavolta non è stato complicato, devo dire che è sempre stato uno dei miei sogni della pasticceria riuscire a fare un profiterole a casa, con le mie manine! Quando ero piccolina, uno dei miei dolci preferiti, mamma lo comprava in pasticceria; piano piano con mia sorella compravamo i bignè già fatti e facevamo noi il resto, ma l’anno scorso ho preparato il profiterole con cioccolato al peperoncino e crema all’ananas decorato per la laurea del mio Raro, ma ho preparato i bignè 3 volte prima che mi venissero!!!

Quindi quest’anno è stato un traguardo davvero importante per me, riuscirci al primo colpo! E che dite è abbastanza cioccolatoso?

profiteroles zio (3)

Ho rifatto questa ricetta per i bignè (qui), la stessa usata anche per il profiteroles con la crema all’ananas e cioccolato al peperoncino per la laurea di Raro (qui, che buono!)

Così mentre si cuoceva la pasta per il pranzo ho preparato lo roux per i bignè, mentre le uova si acclimatavano in acqua tiepida (è bene usarle a t.a.) e il roux si raffreddava ho pranzato! Quindi ho aggiunto un uovo alla volta e riempito il sac à poche ho formato le future palline di bignè 🙂

Ricapitolando per 9 persone :p

profiteroles zio

poco più di 40 bignè (ho perso il conto), 1 dose è sufficiente, io ho fatto queste dosi stavolta, ma mi sono avanzati senza farcirli:

200g acqua
100g burro
130g farina
3 uova intere (pesavano 65g l’una)

Crema pasticcera, ho seguito più o meno la “crema base” della torta setteveli (qui) meno circa 200g

400g latte fresco intero
100ml panna fresca
2 bacche di vaniglia (solo esterno)
mezzo cucchiaino di aroma limone e mezzo di aroma arancia
70g farina 00
170g zucchero semolato
3 tuorli + 1 uovo intero
pizzico di sale
1 cucchiaio di brandy (volevo ricreare l’effetto dello zabajone)

a cui ho aggiunto circa 300ml di panna semimontata due cucchiai di glassa (qui)

Per la glassa di copertura
100g questa aggiunta a
un’altra glassa fatta con 150g panna fresca e 250g cioccolato fondente al 50% e 1 cucchiaio di brandy

Quindi ho pucciato i bignè farciti con la crema chantilly al cioccolato nella glassa

profiteroles zio (6)

e disporsi sul vassoio

profiteroles zio (5)

ho decorato con qualche ciuffetto di panna e ciliege candite

profiteroles zio (9)

Con lo squaglio caldo poi…..

profiteroles zio

siamo partiti con 3 palline a testa, aggiunta subito una quarta e poi a ruota lo abbiamo dovuto finire!!!! Che sfacciati, dopo un super pranzo poi! 😀

Auguri Zio!

 

La mia prima casetta…di frolla decorata! (not a gingerbread house)


Che emozione è stata costruirla dal principio! Mettere su le fondamenta, le pareti, il comignolo e porta e finestrelle e decorarla interamente con neve e tegole! Da quanti anni mi dico di volerla costruire! Ma quest’anno il desiderio di avere una casa tutta mia/nostra pare sia ancora più vivo e così mi sono immaginata di poterci vivere, vero Raro, ci facciamo piccoli piccoli!

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Così mentre aspettavo che cuocesse la produzione di panettoni di Di Carlo, tra le 3 e le 4 del mattino mi sono messa a decorare la casetta!

Non avevo voglia di pan di zenzero quest’anno, sapevo tra l’altro che mia sorella aveva preparato i biscottini con questa base, e volevo farne una alternativa. Voi ovviamente scegliete la ricetta che preferite! Sono partita con la ricetta di Georgeann (alias Lilaloa), conosciuta tramite Sarachan, l’avevo usata anche per i biscotti di halloween che non ho mai postato (ancora), con quel pizzico di sale in più che a parer mio fa la differenza, e questa volta anche un po’ di cannella!

Qui la ricetta originale in cups, c’è la versione bianca o al cioccolato, qui la versione bianca:

205 gr di burro
50g gr di crisco (se non lo avete sostituire con margarina o altro burro)
300 gr di zucchero (vanigliato nel mio caso)
2 uova
1 cucchiaino di aroma di vaniglia
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino scarso di lievito
500 gr di farina (o 550 gr se non fate riposare il composto in frigorifero)
0,5 g di cannella in polvere

Mischiate burro, crisco e zucchero a crema, aggiungete un uovo alla volta e la vaniglia. A composto amalgamato, aggiungete lievito, sale e mescolate bene. Quindi aggiungete la farina setacciata 50g alla volta circa, impastate brevemente fino a formare una palla.
Se decidete di tenere il composto in frigo e di infornare i biscotti il giorno dopo, Georgeann consiglia di aggiungere solo 500 gr di farina, anche se il composto sembra troppo morbido, dopo il riposo sarà della consistenza giusta (provato proprio per la casetta).
Stendete a circa 4 mm di spessore, tagliate la frolla della forma desiderata ed infornateli a 190 gradi (statico) per 6 o 7 minuti (ventilato a 175°C se su più placche), e spostateli subito su una gratella per interrompere la cottura.

N.B. Per la casetta su consiglio di Georgeann ho lasciato cuocere la frolla più a lungo, circa 10-11 minuti totali, per dare maggior consistenza!

Ho usato questo template per la mia casetta.

e ho usato glassa e pdz e meringhe per decorare 🙂

nell’ordine: base a cui ho incollato le pareti laterali e poi il retro, il fronte, ho lasciato asciugare una notte e ho incollato anche il tetto. La glassa si mette sempre nella parte interna.

casetta decorata e biscottini

e infine il caminetto. Poi mi sono sbizzarrita 🙂

casetta decorata e biscottini1

e ho aggiunto anche la renna con un po’ di paglia (cornflakes) e l’omino focaccina 🙂

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Questa è anche la casetta di Hansel e Gretel, perchè no? Ma stavolta non ci sono streghe cattive! I bambini sono liberi di mangiarne senza cadere nelle grinfie di streghe e maghe cattive!

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Ancora felicissimi auguri di Buone feste a tutti!!!

Con questa ricetta partecipo a Happy Holiday Contest
 
 Dolci e decorazioni Natalizie – del blog il Solletico nel Cuore e i Pasticci di Terry” 

Il mio primo contest

Panettone di Leonardo di Carlo senza canditi a lievitazione naturale per augurarvi Buon Natale!


Ebbene sì! Ecco un altro dei tanti esperimenti che sto facendo questi giorni! Devo essere parecchio matta per svegliarmi alle 5 per infornare i panettoni dopo 2 precedenti sveglie due ore prima, dopo esser andata a dormire all’1 e soprattutto dopo aver fatto un esame scritto di 5h e altrettante ore tra attese e orale! Vabè, speriamo sia almeno andato bene…a fra tre mesi per il verdetto! Che ci volete fare, quando si tratta di passione non si mettono limiti….al sonno! 😀

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Ringrazio Terry per il suo procedimento riportato passo passo nel suo blog, importantissimo quanto la scelta degli ingredienti, la loro temperatura e la velocità di esecuzione dell’impastamento, io mi son trovata davvero bene, la pazienza ovviamente è il primo degli ingredienti necessari!

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(per panettone da 1kg o 2 da 500g)

ingredienti primo impasto 

tantissima pazienza 😀

100gr di acqua tiepida

60gr di zucchero vanigliato (zucchero semolato con bacche di vaniglia)

60gr di pm rinfrescata

200gr di farina W400 (io Manitoba Simec)

85gr di burro TEDESCO/ BAVARESE morbido ma non crema

3 tuorli di uovo a temperatura ambiente (partendo da uova intere che pesano tra 60-65g)

1 punta di bicarbonato

Come fare:

l’ideale è iniziare per le 18  così da lasciar lievitare tutta la notte. Si scioglie lo zucchero nell’acqua tiepida con la pm e si mette nell’impastatrice con la frusta a k al minimo, poi si aggiunge tutta la farina. Aumentare man mano la velocità per arrivare al 2 (con il ken) fino a quando l’impasto comincia a fare i “fili”,(come suggerisce Terry). Quindi si aggiunge il burro un pezzetto alla volta, aspettando sempre che sia assorbito il precedente prima di aggiungerne altro. Il burro è bene tirarlo fuori dal frigo circa 1-2h prima e tagliarlo a pezzetti

Ora si cambia la frusta a K e si mette il gancio.

Quindi una volta aggiunto tutto il burro e l’impasto è ben compatto e incordato ( se serve fate qualche ribaltamento facendo fare un giro secondo le ore dell’orologio “3, 9, 12″ prendendo l’impasto da sotto) e si stacca dai bordi della ciotola, si aggiungono i tuorli a temperatura ambiente,  uno alla volta e sempre aspettando che il primo sia assorbito e l’impasto sia incordato di nuovo prima di unire l’altro.

Terry consiglia di non trascurate questo particolare: ” è importante che da adesso in poi non perdiate più la corda dell’impasto”. Continuare a impastare finchè non diventa semilucido e riuscirà la prova velo, eventualmente unire goccia a goccia un po’ di acqua. Quindi fare la prova velo ungendosi le mani con olio di semi o burro. Arrotondare l’impasto e sistemarlo in una ciotola capiente pulita, dentro una busta di cellophan, dovrà TRIPLICARE di volume.

panettone di carlo 20.12

13h dopo…panettone di carlo 20.12.2012 (18)

Fondamentale perchè triplichi in tempi “umani”, quindi durante la notte, è mantenere la temperatura costante che si aggira tra i 28 e i 31°. Visto che io non posso dissociare la lucina del forno dalla ventilazione faccio così: apro lo sportello del forno grazie e cui si accende la lucina, metto un pentolino con un litro di acqua bollente, metto la ciotola con l’impasto dentro il cellophan e chiudo lo sportello mettendo nella fessura una copertina di pile che faccia da spessore. Faccio in modo che la copertina crei le condizioni per far tenere la lucina accesa e la sistemo bene ai lati per non far passare gli spifferi!

Quando procede tutto per il meglio ci vogliono 45 minuti, altrimenti si arriva a 1h5 minuti.

PER L’AROMA

25gr di cremina di arancia e 1 cucchiaino aroma arancia
i semi di una bacca di vaniglia
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
20g miele di acacia

Preparate intanto il miele aromatizzato con l’estratto di vaniglia, i semi di vaniglia e la cremina all’arancia e lasciate riposare per il tempo della lievitazione

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Mettete anche a mollo l’uvetta in acqua calda e liquore a scelta (o anche alcool puro).

[Prometto che continuerò questo post, ora vado di corsissima, ma non potevo lasciarvi senza farvi vedere la produzione che mi ha tenuta sveglia fino alle 4 stamattina!!!]

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edit 26/12/2012: Auguri ancora!!!

Eccomi a continuare con il secondo impasto! Vi ho lasciato in suspance, eh? 🙂

Ingredienti per il secondo impasto:

tantissima pazienza, pure qui 😀

75gr di farina w400 (per me manitoba Simec)

60gr di zucchero vanigliato

3 tuorli (partendo da uova intere tra i 60 e 65gr)

125gr di burro tedesco/bavarese morbido

4gr di sale

5gr di acqua (più circa 10gr facoltativi, solo se necessari)

250gr di uvette (se invece si vogliono mettere anche i canditi mettetene 150g e 125g di canditi)

Come fare:

Stando a temperatura controllata fino a questo momento, ho messo l’impasto in frigo per una mezz’oretta (o freeezer poer 10 minuti) per accelerare l’incordatura! Sarebbe meglio che la temp interna stesse sui 25°C io così facendo l’ho portata a 23°C.

Sbattere con una forchetta la metà dei tuorli con tutto lo zucchero, l’altra metà la tengo da parte; dividiamo il burro a tocchetti. Quindi riprendere l’impasto ormai gonfio al bordo della ciotola, rimetterlo nel ken e riavviarlo a velocità minima per farlo rincordare; anche qui vi riporto il consiglio utilissimo di Terry di inserire gli ingredienti un cucchiaino alla volta, questo è fondamentale per non far perdere l’agognata incordatura!!! Quindi aumentando piano piano la velocità fino al 2 aggiungiamo 2/3 della farina a disposizione (quindi 40g) e lasciamo che sia assorbita, uniamo un cucchiaino alla volta il miele aromatizzato, poi il mix di metà tuorli e tutto lo zucchero, ribaltiamo come sopra e iniziamo ad aggiungere un tocchettino di burro alla volta; il resto della farina (ormai 20g) e anche la restante parte di tuorli, uno alla volta aspettando che sia assorbito la precedente porzione.

panettone di carlo 20.124

Siamo quasi alla fine! Aggiungete un altro po’ di pazienza e ci siamo!

Quindi sciogliere i 4g di sale in un cucchiaino (5gr) di acqua tiepida e unirli all’impasto sempre con il ken in funzione. A questo punto fate la prova velo e verificate se serve o meno aggiungere altra acqua, ma goccia a goccia, l’impasto non si deve rismollare! Ribaltare l’impasto.

Ora è il momento dell’uvetta (e/o canditi), strizzare per bene e asciugare e spolverare con pochissima farina, aggiungere in più volte facendo girare il ken al minimo x 4 secondi, ribaltare e aggiungere altra uvetta.

panettone di carlo 20.121

A questo punto portate l’impasto sul piano di lavoro e fate qualche piega al centro e/o a portafogli e una leggera pirlatura (formate una palla), lasciate riposare a 28°ca per un’oretta, riprendete l’impasto rifate le pieghe e pirlate di nuovo e fate riposare 45minuti, *infine stendete un rettangolo stretto e lungo, arrotolate verso di voi, ruotate di 90° e arrotolate ancora (incartate) e fate l’ultima pirlatura per formare una bella palla stretta da metter nel pirottino.

*Se volete dividere l’impasto in stampi da 500g dovete fare la pezzatura prima di incartare.

E ora seconda fase di lunga pazienza, adottando la stessa tecnica della prima lievitazione mettete al calduccio i vostri panettoni, magari mettendo una teglietta sotto i pirottini. Anche qui ci vorrebbero minimo 6h, massimo non si sa, perchè dipende dall’umidità presente ecc; questa volta a me ci sono volute buone 12h, purtroppo non avevo lasciato una camera di lievitazione adeguata, la temp si era abbassata compromettendo la lievitazione e quindi ALLUNGANDO i tempi, sigh.

Deve rimanere bello tondo, non spatasciarsi ai bordi, come invece mi è capitato le volte precedenti!

panettone di carlo 20.12.2012 (4)

Lasciar lievitare fin quando è arrivato con la parte alta della cupola al bordo, ma c’è chi dice che deve superarla, chi invece che può stare sotto, io in genere cerco di farla arrivare al bordo.

Mettere l’impasto in frigo (o fuori dal balcone se è freddo 😀 ) per 15 minuti per far formare la pellicina: si può decidere di infornare così, di fare una croce o di fare una croce e sollevarne le “orecchie” per farne la “scarpatura” vale a dire sollevare i triangoli formati ritagliandoli a filo con il taglierino, spennellare con poco burro fuso e freddato e ripiegare i triangoli.

panettone di carlo 20.122

Infornare a freddo impostando il termostato a 165°C. La pezzatura da 1kg vorrà 50minuti di cottura, quella da 500g 40 minuti. Se avete un termometro con la sondina assicuratevi che l’interno raggiunga una temperatura di 93-95°C.

Se si fanno più dosi o più pezzature ovviamente a freddo si infornerà solo il primo, ma il risultato non cambierà 😉

A voi la sequenza della “magia” nel forno:

panettone di carlo 20.123

Non è ancora finita, ma siamo davvero alla fine, giuro non demordete proprio ora!

Preparatevi dei ferri da maglia o spiedi e appena il panettone è cotto infilzateli il più vicino possibile alla base, e appoggiate i panettoni al rovescio sui due estremi, su ripiani allo stesso livello. Questo permetterà al panettone di diffondere tutti gli aromi e di riequilibrare il burro per tutta la mollica visto che freddandosi tenderebbe a depositarsi sul fondo appesantendo il dolce ottenuto con tanta fatica!

L’ideale sarebbe ottenere anche una cupolotta, ma vi assicuro che anche se la cupola non viene il SAPORE SARà STRAORDINARIAMENTE BUONO!!!

Altra informazione importante da sapere: per gustare al meglio tutti i sapori è bene conservare il panettone in un sacchetto di cellophan spruzzato con un paio di spruzzi di alcool a 95°C(quello dei liquori) e chiuderlo. L’ideale è aprirlo dopo minimo 2-3gg, i vari sapori e profumi si diffonderanno e si assesteranno al meglio!

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Non lo dico per esagerare, ma più persone, me compresa, mi hanno detto che è stato il migliore mai mangiato (peccato la mancanza dei canditi :D, ma non mi piacciono) per sapore, profumi, morbidezza e sofficità di una nuvoletta!

Meringhe di varie forme :)


E pensare che fino a poco tempo fa consideravo le meringhe una delle ricette più difficili della pasticceria, ed effettivamente non sono facili se non si seguono accortezze! Io devo ringraziare Dario Bressanini e le sue ricette scientifiche che vi consiglio di leggere!

A me piacciono meringhe belle asciutte anche perchè quelle che non mangio/regalo le trito a polvere per fare la ghiaccia!

meringhe (1)

Non vi dirò il n° degli albumi ma direttamente il loro peso perchè è importante per poter andare ad aggiungere il DOPPIO di peso in zucchero!

prima di tutto accertarsi che:

  1. gli albumi siano a  t.a, anche qeulli che avete tirato fuori da freezer
  2. la ciotola sia perfettamente sgrassata, magari lavatela con limone
  3. gli albumi siano privi di parti di tuorlo
  4. abbiate il forno ventilato, acceso a 65°C

quindi per riempire 2 teglie

100g di albumi a t.a. (sono CIRCA 3 – vanno bene anche quelli che tenete in freezer ;))
200g zucchero semolato fine o zav (lo lo zav vengono più lisce)
0.5g cremor tartaro (una punta di cucchiaino) o 1/2 cucchiaino di succo di limone

 

Io uso la planetaria e inizio a montare gli albumi con il cremor tartaro e il limone (per stabilizzare la montata, per mantenere il colore bianco brillante) finchè schiumano (si formano bollicine in superficie e già è almeno triplicato di volume) considerate che raggiungono anche 8 volte il volume iniziale!!!), piano piano aggungo lo zucchero setacciato, poco alla volta per permettere che si sciolga completamente ricordandosi che prima aggiungete lo zucchero e minore sarà il volume finale, e maggiore la densità delle meringhe. Continuate fino a terminare lo zucchero e fino a che la crema di meringa non sarà perfettamente stabile facendo la prova picco.

qui ancora non è pronta:meringhe (10)

qui sì, deve rimanere nella stessa posizione senza cadere giù

meringa picco

quindi con una sac à poche formare le meringhette delle forme che preferite e con il beccuccio che volete su una teglia ricoperta di carta forno (incollata con poca meringa):

meringhe (5)

 

quindo cuocere per 3-4h con il forno ventilato impostato a 65°C (con il ventilato la temp effettiva è di 10-20° in più, l’albumina per cuocere ha bisogno di 80°C io ho misurato la cottura, 89°C- di troppo maggiore potterebbe un colore troppo ambrato bruno alle meringhe)

ecco l’ultima sfornata, con tutti gli albumi lasciati dai panettoni!!!

alcune colorate con colorante, per quelle sfumate ho spennellato 4 angoli della sacca con uno stecchino 😉

meringhe (9)

 

 

con beccuccio 2Dmeringhe (11) meringhe (3)

Idea regalino di Natale: il preparato per la cioccolata calda!


L’idea è nata da un pomeriggio a casa delle meninas a tema tè e cioccolata calda con biscottini e golosità da mangiucchiare insieme tra una chiacchiera e un sorso di bontà calda!

preparato cioccolata calda (1)

Papà da piccola per farmi bere il latte mi preparava il latte al cioccolato, ma solamente con cacao e zucchero e non veniva denso come una cioccolata, infatti mancavano addensanti (farina/fecola)

Così ho pensato che potesse essere un’idea carina per un pensierino natalizio, perchè in fondo spessp scaldano molto di più pensieri coccolosi che costosi, no? Io la vedo così per lo meno e se qualcun altro volesse condividerlo con me ecco qui come fare! Io ho seguito le dosi di Paoletta di Anice e Cannella!

Quindi seguo quanto scritto da lei e riporto:

Ingredienti per 12 tazze:
180 gr di cioccolato fondente dal 55% al 65% (io al 50%)
60g (12 cucchiai) di cacao amaro in polvere
40g (4 cucchiai) di zucchero di canna
170g (8 cucchiai) di zucchero semolato
12 cucchiaini rasi di fecola di patate
1g tra cannella, vaniglia, peperoncino

Polverizzare  il cioccolato fondente nel frullatore (ma anche nel mixer, bimby e quant’altro) mettendolo in azione a intermittenza per non far sciogliere il cioccolato per via del calore delle lame.

Mescolare insieme agli altri ingredienti e conservare in un barattolo a chiusura ermetica.

Per una tazza di cioccolata calda:

3 cucchiai di preparato
150ml di latte fresco

Sciogliere 3 cucchiai del preparato in 50ml di latte, nel frattempo scaldare gli altri 100ml di latte e versarlo poco alla volta sulle polveri senza mai smettere di mescolare e riportare tutto sul fuoco a bollore fino ad addensare il tutto come desiderato.

Ringrazio anche Sonia di Idee in Tavola per le etichette 🙂 mi hai salvata!

eccole anche con le meringhe 🙂

preparato cioccolata calda (4)